Shema’ Israel

israele

Shema’ Israel

In ebraico guerra si dice “Milchamah”. Già nel primo giorno di conflitto si contano tanti morti e feriti. Si parla, per adesso, di 300 morti fra ebrei e palestinesi e di 1500 feriti, alcuni purtroppo anche molto gravi. Ma certezze sui numeri al momento non ve ne sono, la situazione non è ancora ben chiara. Le sirene degli allarmi suonano ripetutamente da 24 ore. Radio e televisioni invitano gli israeliani a stare in casa o nei rifugi antimissili.

Gli attacchi sono oramai su più fronti

A sud Hamas (Movimento islamico di Resistenza) attacca Israele con uomini, mezzi corrazzati e razzi. Dove entrano fanno razzia di tutto ciò che incontrano, fanno prigionieri e uccidono chiunque a sangue freddo. Non solo militari, ma inerti civili che malauguratamente si trovano nel loro cammino. Per questo gli abitanti del sud di Israele scappano velocemente con qualunque mezzo a loro disposizione.

A nord Hezbollah ha provato a lanciare missili su Israele

La guerra quindi rischia di aprirsi su più fronti. In 70 anni di vita di Israele, non era mai successo che un missile riuscisse a colpire Tel Aviv. Più volte razzi sono stati lanciati verso la capitale ma le batterie antimissili sono sempre state in grado di intercettare ed evitare danni. Ma ieri, shabbath, giorno sacro per gli ebrei, i missili caduti nel territorio di Israele sono stati troppi e quindi è stato impossibile riuscire a bloccarli tutti.

Lo Stato di Israele, ieri 7 ottobre, si è fatto trovare impreparato. Generalmente Mossad (che operano all’esterno di Israele) e Shin Beth (che operano all’interno) sono da sempre considerati i migliori servizi di spionaggio e forze armate del Mondo. Fino a ieri. Sorprende non poco quindi il fallimento dell’intelligence israeliana e degli alleati di Israele.

E’ di una settimane fa la dichiarazione del consigliere della sicurezza USA Jake Sullivan:” La regione del Medio Oriente è più tranquilla oggi di quanto lo sia stata negli ultimi decenni”. Non avrebbe mai immaginato Sullivan di essere smentito in pochi giorni, ma soprattutto la sua dichiarazione ha dimostrato la totale impreparazione sia dei servizi segreti israeliani che, in generale, quelli occidentali. Una questione non di poco conto che successivamente, quando il conflitto perderà vigore, deve essere ben esaminata a tutti i livelli.

Intanto, dopo lo sconcerto iniziale, Israele si organizza

Ieri sera, dopo poche ore dal massiccio attacco, è partita la macchina dell’arruolamento massivo dei riservisti. Nel nostro Paese, Palazzo Chigi ha dato ordine alle prefetture di rafforzare i controlli delle sinagoghe e degli obiettivi sensibili a rischio attentati.

Mattarella ha scritto al presidente dello Stato di Israele, Isaac Herzog, per esprimere la propria condanna verso l’attacco di Hamas e la vicinanza del popolo italiano. L’ambasciatore israeliano in Italia, Alon Bar, ha ringraziato il presidente Mattarella. Le preoccupazione sono anche per i nostri connazionali presenti in Medio Oriente. Sono circa 18.000 gli italiani che vivono stabilmente in Israele, 250 gli italiani che attualmente sono là per studio o per turismo e 20 italiani vivono nella striscia di Gaza.

Sono passate ancora poche ore dall’inizio del conflitto per affrontare un’analisi politica. Certo le domande sono molteplici soprattutto ci si chiede chi abbia provveduto a finanziare il gruppo di sunniti di Hamas , se sia solo un attacco terroristico ancorchè di stampo militarista, oppure vi sia una precisa volontà politica (si pensa Iran) di ostacolare l’accordo di pace fra lo Stato ebraico e l’Arabia Saudita.

Domande che verranno poste a tempo debito

Al momento è la ferocia jihadista di Hamas, votata fin dalla sua costituzione alla distruzione di Israele fino al martirio, che sta seminando terrore e morte.

Da oggi il popolo di Israele purtroppo si sente meno sicuro. Auguriamoci un futuro di pace. Shalom, Shalom, Shalom.

Leggi anche: A 50 ANNI DALLA GUERRA DEL KIPPUR: IL CONFLITTTO CHE CAMBIO’ IL MEDIO ORIENTE

www.facebook.com/adhocnewsitalia

SEGUICI SU GOOGLE NEWS: NEWS.GOOGLE.IT

Exit mobile version