QR – Niente app o foglio da stampare, Andrea Colonnetta il green pass se lo è fatto tatuare direttamente sul braccio. Lo foto postata sui social dal giovane studente dell’Università di Reggio Calabria ha fatto il giro del web. “Così ce l’ho sempre con me” ha scritto il ragazzo su Instagram condividendo l’immagine del tattoo realizzato da Gabriele Pellerone che ha condiviso sui social il momento della realizzazione e il dopo, inquadrando in QR tatuato con tanto di telefono per “la prova del nove”.
Tra chi ritiene bello e originale il tatuaggio a “marchio” di un momento che resterà nella memoria collettiva, c’è anche chi puntualizza come il Green pass dura solo nove mesi: “E dopo?”.
“Ho voluto rappresentare le difficoltà del momento attraverso un tatuaggio che resterà indelebile e rappresenterà un periodo storico della mia esistenza», ha raccontato al Corriere della Sera. Il padre avrebbe scoperto del nuovo tatuaggio direttamente sul web. “L’unica cosa che mi ha detto è di pensare – ha concluso – di essere meno impulsivo quando decido di sottopormi a un tatuaggio”.
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Un codice QR (in inglese QR Code) è un codice a barre bidimensionale (o codice 2D), ossia a matrice, composto da moduli neri disposti all’interno di uno schema bianco di forma quadrata, impiegato in genere per memorizzare informazioni destinate a essere lette tramite un apposito lettore ottico o anche smartphone.
In un solo crittogramma possono essere contenuti fino a 7.089 caratteri numerici o 4.296 alfanumerici. Genericamente il formato matriciale è di 29×29 quadratini e contiene 48 alfanumerici. Il nome “QR” è l’abbreviazione dell’inglese Quick Response (“risposta rapida”), in virtù del fatto che il codice fu sviluppato per permettere una rapida decodifica del suo contenuto[3].