Dal foie gras alle salsicce, dai fagioli al gelato: lo storico dell’arte Philippe Daverio ha incantato il Pellegrinaio gremito di Santa Maria della Scala, con la sua Lectio Magistralis in occasione della giornata conclusiva dell’Anno del Cibo Italiano organizzata a Siena da Vetrina Toscana, con la collaborazione del Comune di Siena e del Santa Maria della Scala lo scorso lunedì 3 dicembre.
Il noto storico dell’arte attraversa i secoli analizzando i punti di forza e di debolezza dell’enogastronomia, spiegando l’enorme influenza della tradizione italiana e toscana, sulla cultura del cibo a livello mondiale. “L’Italia – ha detto Daverio nel corso del suo intervento – deve sempre avere coscienza di questo, della sua straordinaria capacità di mescolare, della sua forza di attingere da altri paesi, di trasformare e di ottenere sempre qualcosa di sublime“. All’Italia manca invece ancora la capacità della grande narrazione, secondo Daverio, è necessario imparare ad usare in modo enfatico la nostra eredità culturale. Sarà possibile rivedere l’intervento integrale sul sito www.vetrina.toscana.it.
L’Arte del Gusto e il Gusto dell’Arte”: ricca giornata per l’evento conclusivo dell’Anno del Cibo a Siena
Per l’evento finale dell’Anno del Cibo in Toscana è stata scelta Siena, città dalla fortissima eredità artistica ma anche capoluogo di una provincia dalla potente vocazione agricola ed enogastronomica. L’evento è stato organizzato da Vetrina Toscana, il programma di Regione e Unioncamere Toscana che promuove ristoranti e botteghe che utilizzano prodotti tipici del territorio e prevede il coinvolgimento sia dell’Assessorato al Turismo e al Commercio che dell’Agricoltura.
Dopo gli interventi di Stefano Ciuoffo – Assessore alle attività produttive, al credito, al turismo e al commercio della Regione Toscana e di Marco Remaschi – Assessore all’agricoltura della Regione Toscana, del Sindaco di Siena Luigi De Mossi e del Presidente di Unioncamere Toscana, Riccardo Breda, i lavori sono proseguiti con la moderazione di Fiammetta Fadda, contributing editor de La Cucina Italiana.
Si è parlato della dimensione territoriale della cultura: “Il Giardino di Daniel Spoerri e il ristorante Non solo Eat Art” con Roberto Rossi, proprietario del ristorante Silene e gestore dei servizi all’interno del parco; dell’integrazione e reciproca valorizzazione tra musei e ristoranti: “Il Museo e il Giardino di Villa Bardini e La Leggenda dei Frati” con Filippo Saporito. Infine Christian Borchi dell’Antica Porta di Levante di Vicchio, ha parlato della cultura e dei prodotti tipici nei borghi nel suo intervento dal titolo “L’influenza del territorio sulla cucina nella terra dei Medici“.
Spazio anche al turismo enogastronomico con un intervento a cura della professoressa Roberta Garibaldi dell’Università degli Studi di Bergamo, che ha illustrato le tendenze nazionali e internazionali di questa branca del turismo sempre più diffusa ed apprezzata da stranieri e connazionali mentre Mauro Rosati, Direttore Generale della Fondazione Qualivita, ha parlato delle Indicazioni Geografiche e della cultura della qualità nel nostro Paese.
Spunti interessanti anche nel pomeriggio, la cui prima parte è stata dedicata alla comunicazione enogastronomica: “Dallo storytelling al menu: l’arte di sapersi raccontare” con gli interventi di Maurizio Masini, Direttore del Master in Comunicazione d’Impresa dell’università di Siena, Paolo Chiappini, Direttore di Fondazione Sistema Toscana, Aldo Fiordelli, giornalista de Le Guide de L’Espresso e Giulia Scarpaleggia, autrice del blog Juls’ Kitchen.
La giornata si è conclusa con un interessante confronto sulle “buone pratiche del ‘Bel Paese’ in merito a turismo ed enogastronomia“, con gli interventi di Alessandro Tortelli del Centro Studi Turistici di Firenze, Raffaela Stradiotto della Regione Piemonte, Silvia Burzagli, dirigente della Regione Toscana e Marta Javarone di Toscana Promozione Turistica.
Il pranzo, con un menu ispirato al legame tra cibo ed arte è stato preparato da alcuni cuochi di Siena che fanno parte di Vetrina Toscana: Pierino Fagnani detto ‘Bagoga’ del ristorante Grotta di Santa Caterina, Giuseppe Fasciano de Il Nuovo Babette, Marco Gagliardi del ristorante Particolare di Siena, Elisabetta e Giuseppe Stiaccini dell’Antica Trattoria La Torre.
[fonte: comunicato stampa]