Primo morto per la sigaretta elettronica. La vittima è un uomo dell’Illinois, negli Stati Uniti, deceduto per una grave e misteriosa malattia polmonare. Lo hanno reso noto le autorità sanitarie federali, che dalla fine di giugno hanno identificato 193 potenziali casi di patologie polmonari associate allo svapo in 22 dei 50 Stati americani. La causa delle malattie non è stata scoperta, ma tutti i pazienti avevano recentemente usato sigarette elettroniche per inalare nicotina e spesso cannabis, secondo i Centers for Disease Control and Prevention (Cdc). Certo, è anche possibile che la malattia polmonare dei pazienti analizzati si sia verificata in precedenza e sia stata identificata solo dalle indagini delle autorità sanitarie.
“La gravità della malattia è allarmante e tutti devono sapere che le sigarette elettroniche e lo svapo possono essere pericolosi“, il monito di Ngozi Ezike, direttore del Dipartimento della Salute dell’Illinois. Ma il legame con lo svapo non è ancora stato dimostrato, ha avvertito Ileana Arias, capo delle malattie infettive del Cdc federale.
Lo svapo è il processo di inalazione di vapori creato dal riscaldamento ad alta temperatura di un liquido all’interno della sigaretta elettronica, che spesso contiene nicotina. Le sigarette elettroniche, a differenza di quelle “normali”, non includono 7.000 componenti chimici e molti agenti cancerogeni, come il catrame, e sono considerate più sicure, ma il vapore contiene particelle sottili che penetrano nei polmoni e il cui effetto non è ancora ben noto. Molti sono “potenzialmente tossici”, ha avvertito un rapporto dell’American Academies of Science nel 2018.