«Silvia Romano va arrestata», così Vittorio Sgarbi in un post su Facebook. Il caprologo ha pubblicato la sua sentenza nel giorno della liberazione della giovane cooperante italiana. Dopo diciotto mesi di prigionia. Il motivo, secondo il critico d’arte e deputato della Repubblica, sarebbe la conversione all’Islam. Scelta spirituale avvenuta nel periodo vissuto sotto sequestro.
«Se mafia e terrorismo sono analoghi – ha scritto Vittorio Sgarbi – e rappresentano la guerra allo Stato, e se Silvia Romano è radicalmente convertita all’Islam, va arrestata (in Italia è comunque agli arresti domiciliari) per concorso esterno in associazione terroristica. O si pente o è complice dei terroristi».
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Posted by Vittorio Sgarbi on Sunday, May 10, 2020
La vicenda della liberazione di Silvia presenta sicuramente molti aspetti discutibili. Sembra uno spot per un governo al collasso. Milioni di euro (nostri) hanno ingrassato le casse di terroristi fanatici religiosi. E poi, non siamo ipocriti, vedere Silvia Romano scendere dall’aereo intabarrata in quel lenzuolo verde non era quello che ci aspettavamo.
Resta il fatto che la nostra Costituzione, per fortuna, all’articolo 19 così recita:
«Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume».
Sgarbi è un parlamentare della Repubblica che ha giurato sulla Costituzione. Non si dovrebbe nemmeno sognare di dire simili boiate.
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