Sindaco – “Se vedete qualche vostro vicino, insultatelo, tirategli un secchio d’acqua. Fate qualcosa. Ma chi se ne frega. Tanto in questo momento di follia, la follia è quasi concessa”. Ad incitare i cittadini a reagire così, riferendosi al fatto di poter uscire di casa o meno in questi giorni di ‘quarantena’ anti-coronavirus, è precisamente la prima cittadina: Linda Colombo.
La giovane sindaco di Bareggio, comune di poco più di 17mila anime dell’hinterland milanese, ha dato il meglio – o peggio – di sé durante una diretta su Facebook per commentare il via libera arrivato dal Viminale alla ormai famosa ‘ora d’aria’ per un genitore e un bambino alla volta nei pressi della propria abitazione. Circolare contestata apertamente da Regione Lombardia e da molti sindaci in Italia.
Colombo-isteria
Colombo, eletta nel 2018 con la Lega, ha dato l’impressione di aver perso totalmente la pazienza. Durante la sua diretta si è lasciata andare a un linguaggio assai colorito. Tanto che, come succede in questi casi, anche i commenti degli ascoltatori sono abbastanza divisi tra coloro che hanno apprezzato il suo sfogo da bar e coloro che le hanno fatto notare che le parole, i modi e i concetti usati fossero del tutto fuori luogo, considerando il ruolo istituzionale che ricopre. Nonché la sensibilità dei cittadini all’ascolto.
“Oggi faccio una diretta un po’ così, all’ultimo minuto, perché sono molto molto incazzata”, il suo esordio nella lunga diretta. “A seguito di questa schifezza – ha proseguito – di questo foglio di carta che finirà nella mia spazzatura (riferendosi alla circolare del Governo che aveva in mano, nrd) in cui si permette a un genitore con un bambino di uscire nelle vicinanze di casa: io chiedo che al ministero mi dicano che cazzo vuol dire questa cosa? Allora, per me questa è spazzatura”.
Posted by Linda Colombo Sindaco di Bareggio on Wednesday, April 1, 2020
Sulle orme del sindaco di Messina e del Governatore De Luca
Il suo modo di affrontare l’argomento ha subito fatto venire in mente le immagini di Cateno De Luca, sindaco di Messina, e quelle del governatore della Campania, Vincenzo De Luca, che nei giorni scorsi avevano dato tanto materiale agli ideatori di meme. “Io – ha detto Linda Colombo – non permetterò a nessuno dei cittadini di Bareggio di uscire di casa. Al costo che vi sigillo”.
Per sostenere la sua tesi, la prima cittadina si è appellata alla drammaticità dell’emergenza: “Ogni mattina, quando entro in comune, devo vedere un elenco di persone contagiate. Non fidatevi del telegiornale, dove vi dicono che i vecchi stanno male. Loro sono i primi, i più sensibili ma a Bareggio abbiamo persone contagiate di 20, 30 e 40 anni”. E poi, sempre riferendosi alla circolare sui bambini, ha sottolineato: “Ma quale genitore rischia di portare il figlio in giro, mettendo a rischio la sua vita, per fare due passi? È vero, la convivenza 24 ore su 24 è faticosa ma non uscite. Fate – il suo suggerimento – su e giù dalle scale e le passeggiate sul balcone”.
Il sindaco vuole fare le multa di persona
Linda Colombo, di professione architetto, ha minacciato di inasprire i controlli spiegando di star facendo perfino delle verifiche tecniche per capire se lei stessa può scendere in strada a multare la gente. “Noi siamo uno dei comuni che evita di sanzionare, perché noi pensiamo alla buona fede delle persone, all’intelligenza, ma purtroppo con alcune persone non basta perché capiscono solo quando gli tocchi il portafogli. Da oggi polizia locale e carabinieri fermeranno chiunque. Anzi – la sua promessa – sto verificando se anche noi come ufficiali dello Stato possiamo fare le multe. Così esco anch’io e multo tutti perché mi sono rotta le balle. Anche il vice sindaco è in giro incazzato nero. Stiamo tranquilli e state a casa. Stiamo cadendo nel ridicolo”.
Il punto più pericoloso del suo lungo discorso, evidentemente, è arrivato quando ha incitato i suoi concittadini alla follia pur di fermare e segnalare coloro che sono fuori, come se la gente comune fosse incaricata di far rispettare le norme. Come se si potesse capire da uno sguardo superficiale per quale motivo una persona si trova in strada. “Fate qualcosa. Ma chi se ne frega. Tanto in questo momento di follia, la follia è quasi concessa”, parole pronunciate dopo aver suggerito di insultarli e bagnarli con l’acqua. Parole davvero rischiose che fanno a botte con il “buon senso”, che la stessa prima cittadina richiama più in là.
Noblesse oblige
“Cazzo! Ma il raziocinio. Mi fate dire le parolacce e io non le dico mai. Io sono allibita. Credo che stamattina insulterò un po’ di persone che mi incontrano. Non mi salutate”. La giovane leghista, insomma, mercoledì mattina era un fiume in piena che ha rotto gli argini. Il rischio di parlare da soli davanti alla telecamera, un rischio che forse un primo cittadino non dovrebbe permettersi. Soprattutto se in un momento delicato per tutti come questo.
Stiben Mesa Paniagua per www.milanotoday.it
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