Sofia, la più votata su “Escort advisor” racconta la sua storia: “All’inizio…”

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Escort – Sofia (nome d’arte) ha 41 anni compiuti a ottobre ed e la escort più “votata” della provincia di Imperia. Le sue recensioni l’hanno fatta balzare al primo posto tra le quasi 500 donne che hanno scelto di fare “il mestiere più vecchio del mondo” nel nostro ponente ligure. La Riviera l’ha contattata e lei e stata ben felice di raccontare la sua storia.

Sofia da quanto tempo fa questo lavoro?

“Ho iniziato nel 2014 e quindi quest’anno sono 7 anni”

Era già una donna quindi. Quale lavoro faceva prima?

“Ho lavorato nel settore alberghiero, ero caposala. Poi il mio datore di lavoro e morto e io non ho piu trovato nessuno co- me lui quindi ho deciso di cambiare settore. Mi sono “buttata” nel mondo dell’arte. Mio padre e un noto ebanista e io ho iniziato a lavorare con lui.

Tra i tanti lavori che abbiamo fatto, anche quello di riprodurre frutta e ver- dura che venivano messe nelle vetrine oppure che venivano usate in televisione. Poi ho smesso perché mi rendevo conto che quel lavoro non mi avrebbe dato la possibilità di concretizzare il mio sogno. Io volevo lavorare nel settore immobiliare, diventare un’imprenditrice. E nessun lavoro mi avrebbe per- messo di guadagnare abbastanza per realizzare questo progetto”

Quindi per questo motivo ha deciso di mettersi in gioco e di diventare una escort?

“Si. All’inizio ammetto che non è stato facile. Ho risposto a un annuncio di un centro olistico a Chiasso, in Svizzera e sono andata. E’ stata un’esperienza non positiva tanto e vero che sono stata solo 10 giorni.

Ricordo che una ragazza un giorno mi mise una mano sulla spalla e mi disse: “Qui dentro la cosa più pulita è il sesso”. A quel punto lasciai Chiasso e mi trasferii a Lugano. Li ho preso una camera in affitto e ho iniziato la mia attività che devo dire mi ha reso bene, guadagnavo dai 200 ai 400 Franchi a cliente.

Inoltre sono stata anche chiamata da un’associazione che collaborava con gli ospedali. In pratica fornivo le mie prestazioni in ospedale a persone disabili o inferme. Ho conosciuto anche giovani di 20/25 anni che non potevano esprimersi con il corpo, ma che comunque ne avevano bisogno. E’ stata un’esperienza molto importante che mi ha formato molto”

Lei poi ha lasciato la Svizzere e si è trasferita ad Aosta

“Sì, sono stata per qualche anno ad Aosta dove ho avuto modo di capire come i clienti siano diversi a seconda delle regioni di provenienza. I valdostani e i piemontesi ad esempio amano il sadomaso. Qui in Liguria invece il cliente e molto più riservato ma ha un grande potenziale”

Lei e arrivata a Sanremo un anno fa. Ha già una clientela affermata?

“Sì devo dire che, nonostante la crisi per il Covid, comunque ho un buon giro di clienti”

Qual e il target di età di chi si rivolge a lei?

“La fetta grande comprende giovani dai 19 ai 26 anni e i 50enni. Anche se ci sono per- sono più mature”

Lei ha 41 anni. Come si spiega che dei ragazzi molto giovani scelgano di venire da lei?

“E’ stata una domanda che io ho fatto loro. E alcuni mi hanno detto che, a parte la curiosità e il fatto che mi vedano come una Milf, c’è l’aspetto umano. Mi hanno riferito che le discoteche, luoghi dove di solito attingono giovani, sono piene di ragazze che non hanno “spessore”, che sono vuote. E loro hanno bi- sogno di altro. Ecco perché scelgono me”

Passando invece agli uomini più “maturi” perché decidono di chiamarla?

“I motivi sono diversi. C’è chi si trova in un matrimonio che si sta sgretolando e quindi cerca qualcosa che in casa non trova. C’è chi magari ha una malattia e in famiglia deve dimostrarsi for- te e sceglie di venire da me perché sa che qui può mostrare tutte le sue debolezze. E c’è chi vuole “giocare”. C’è chi viene da me solo per avere della compagnia. A volte mi rendo conto che certe persone più che di me avrebbero bisogno di uno psicoterapeuta”

Leggendo le sue recensioni si evince che lei sia una per- sona che dà molta importanza al cliente, e alle sue esigenze non solo “sessuali”

“Sì assolutamente. Per me l’aspetto umano e molto importante. E forse proprio per questo sono stata la più “votata”. Il tempo che il cliente passa con me non è tutto dedicato solo alla prestazione ma anche al dialogo. Io di norma do un’ora di tempo disponibile ma in realtà a volte mi capita di passare più ore con la persona.

E infatti non metto mai appuntamenti ravvicinati. E metto anche un numero limite di clienti al giorno che e non più di cinque. So che alcune ragazze ne hanno anche 10. Ma così si perde la qualità del servizio almeno come lo intendo io»

Con questo lavoro lei fa en- trare in casa persone “sconosciute”. Non ha paura. Oggi ci sono tanti “pazzi” in giro e la cronaca racconta quasi giornalmente di femminicidi e stalker.

“Sì vero ma quando prendo un appuntamento cerco di capire anche telefonicamente con chi

ho a che fare. E dopo 7 anni di attività un po’ di esperienza me la sono fatta. Quindi certe persone non le faccio venire a casa mia”

E con il Covid? Ci sono state delle precauzioni maggiori?

“A parte il fatto che lavoro meno però devo dire che non ci sono stati grandi problemi a parte alcuni clienti che arrivano con la mascherina e non se la levano per tutto il tempo che stiamo insieme. Il che mi fa anche sorridere se pensa al contesto”

Lei è stata sposata?

“No, non sono sposata ma convivo da 17 anni con il mio compagno che non è dell’ambiente. E’ un artigiano, un idraulico”

Quindi quando ha deciso di fare questo lavoro eravate insieme da 10 anni. Cosa le ha detto?

“Devo ammettere che quando gliel’ho comunicato si è dovuto sedere! Poi ha capito che era un lavoro come un altro e che lo facevo per poter realizzare un sogno. Non è mai stato geloso e in alcuni casi e anche diventato amico di qualche mio cliente”

Le è mai capitato di innamorarsi?

“Si due volte. Una qualche anno fa. Una storia andata avanti per 3 anni, Poi quando questa persona voleva sposarmi io ho troncato il rapporto. E poi ora sono innamorata di un uomo di Sanremo che però e sposato”

La sua famiglia sa della sua professione?

“Mia mamma no. Non ho voluto dirglielo perché sono sicura si preoccuperebbe e voglio che viva tranquilla. Mio papa lo ha saputo. L’uomo con cui sono stata 3 anni e che voleva sposarmi, quando l’ho lasciato per vendetta e andato da mio padre a dirgli che io facevo questo mestiere. Mio padre in quell’ occasione e stato magnifico. Bluffando ha risposto che lo sapeva e che se ero contenta per lui non era un problema. A mio fratello invece l’ho detto io. E anche lui non si è scandalizzato”

Lei come si vede tra qualche anno?

“Credo che fra una decina d’anni tante cose non potrò più farle anche perché e un lavoro faticoso sia fisicamente che emotivamente. Però spero di avere la possibilità di scegliere di continuare facendo una cernita maggiore sempre finalizzata a poter continuare la mia attività imprenditoriale.

Io credo che se una fa questo lavoro per avere i soldi per comprare borse e vestiti firmati e poco intelligente. Questo lavoro non deve essere fine a sé stesso. Deve essere un mezzo per realizzare i propri sogni.

Nel suo lavoro c’è qualcosa che non tollera?

“Si. Non ammetto l’uso di droghe, le persone minorenni o fragili e non voglio avere ragazze che lavorano per me”

Lei lavora in un palazzo in centro a Sanremo. I suoi vicini non le hanno mai detto nulla?

“I miei vicini non sanno il lavoro che faccio. Nessuno si e mai accorto di nulla. Tengo molto alla privacy. Anche quando do un appuntamento non dico mai dove abito. Lo scoprono una volta arrivati”.

 

Simona Maccaferri per “La Riviera”

 

 

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