Sollicciano brucia ancora. Continua la rivolta all’interno della casa circondariale di Firenze. Sollicciano già i giorni scorsi aveva dovuto fare i conti con una ribellione dei detenuti nata sull’onda delle altre carceri italiane. La Polizia Penitenziaria sta lavorando per riportare alla normalità un situazione molto difficile da gestire. Il carcere di Sollicciano è sovraffollato, come purtroppo tutte le case circondariali del paese, il personale di polizia è poco. Uno squilibrio di forze che ha richiesto l’intervento della Polizia di Stato per supportare i colleghi in difficoltà.
La situazione nelle carceri è indubbiamente complessa. Non risultano contagi in nessuna prigione italiana però. Le rivolte sembrerebbero prendere più che altro a pretesto l’epidemia da coronavirus. Vietando i colloqui con i familiari si evita quasi completamente la possibilità che il virus si diffonda.
L’italia è un vulcano in ebollizione. Questo video girati poco fa dà i brividi. Una cella viene data alle fiamme, la disperazione dei detenuti. Anche se non si sente immaginiamo la tensione delle Forze dell’Ordine chiamate a gestire una rivolta. Dal dopoguerra è probabilmente il momento più duro per il nostro Paese già scassato da governi di fantocci e da una crisi che ci attanaglia da anni.
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Wikipedia: Il carcere di Sollicciano dal 1983 è il principale istituto di detenzione di Firenze, e si trova in via Girolamo Minervini 2/r, nell’omonimo quartiere nella parte sud-ovest della città ai confini con la città di Scandicci. Il tribunale ed ufficio di sorveglianza competenti sono quelli di Firenze.
Struttura
La pianta del complesso è ispirata al giglio di Firenze, e la parte all’aperto è dedicata alle attività sportive. Nella zona di ingresso del complesso, è presente l’area di rilascio colloqui, l’area delle pubbliche relazioni e l’area educativa. Gli altri uffici dell’area amministrativa e la direzione si trovano al primo piano. Dietro la zona degli uffici si forma una Y ad ali incurvate concave, che ospita i settori del penale e del giudiziario.
Dati
Nel 2016 il numero di detenuti è di 709 unità, anche se la capienza regolamentare è di 494. La polizia penitenziaria è formata da 486 persone contro le 696 previste. Sono presenti 9 educatori e 30 amministratori contro i 52 previsti.[1]