Chi ha visto la partita di ieri di Champions League fra Liverpool e Milan? In molti credo. Sicuramente una bella partita. Con ritmi altissimi, condita da 5 reti e anche un rigore parato. Spettacolo ad Anfield.
Ma lo spettacolo vero era quello che un tempo veniva considerato normalità: stadio completamente pieno in ogni ordine di posto (come dicevano un tempo). Grazie! C’è Liverpool – Milan, due nobilissime del calcio europeo.
E invece grazie no. Perché ci danno ad intendere che bisogna stare lontani. Evitare gli assembramenti (che parola schifosa) e soprattutto che bisogna indossare sempre e comunque il bavaglio, la museruola. La vituperata mascherina.
Però basta una rapida occhiata alla televisione (e in questo la Champions apre uno spaccato drammatico sulla nostra quotidianità) che ti accorgi che nel resto d’Europa le cose non stanno proprio come crediamo noi.
Stadio pieno e senza mascherina. Anche i tifosi milanisti hanno riacquisito una sensazione di libertà ormai sopita ma spero non dimenticata.
C’è da dire che in Inghilterra siamo ad un punto di vaccinazioni molto elevato. Anche se lì hanno fatto AstraZeneca, con buona pace della Merkel che non ci ha guadagnato un euro. Gli inglesi hanno salutato l’Europa, si sono fatti il loro vaccino e se ne fregano del mondo. Ciao ciao Pfizer.
Le altre nazioni
In Spagna lo stadio di Villareal era pieno, però si vedevano le mascherine. Diciamo una situazione intermedia. In Svezia invece la situazione è desolante quanto in Italia.
In Belgio sembra che il Covid non sia passato: tutti liberi e felici. Turchia idem con patate.
Insomma, sembra che questa Europa unita, tanto unita non sia. E noi siamo sempre quelli messi peggio.
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