Spariti i NO-VAX. Forse vorranno vaccinarsi contro il CORONAVIRUS?
Sembrano improvvisamente spariti i talebani no-vax.
Questi paladini della nuova frontiera del disagio moderno, che sostengono un’ottusa e cialtrona contrarietà ai vaccini, non si stanno più sentendo adesso che il mondo è afflitto dall’emergenza del coronavirus.
È toccato sorbirceli per anni su social, tv e giornali, con le loro argomentazioni idiote le loro facce da invasati.
Sparendo, sperano forse di riverginarsi, oppure sarebbe bene ricordarseli e, una volta che verrà trovato il vaccino, mandarli a chiederlo in ginocchio sui ceci? Perché di sicuro andranno a chiederlo.
Questi geni incompresi negano, inclusa una schiera di mamme-sceme che, nonostante le evidenze oggettive, il morbillo, la rosolia, la polio, la parotite e le altre malattie prevenibili con le vaccinazioni abbiano portato alla morte di milioni di bambini in tutte le epoche.
Speriamo che questa sia l’occasione per smetterla una volta per tutte.
Nel frattempo prepariamo i ceci e incrociamo le dita; in tutto il mondo scienziati illuminati e preparati, stanno lavorando febbrilmente al vaccino per il coronavirus e qualcuno di loro, a breve, sarà un nuovo eroe dell’umanità per aver tolto di mezzo anche quest’anno minaccia preoccupante e pericolosa.
Il caso della polio con la sua epidemia e la corsa alla ricerca del vaccino, non solo cambiato la vita di chi vi è sopravvissuto, ma ha anche provocato profondi mutamenti culturali. Ha spronato campagne di raccolta fondi che hanno rivoluzionato la filantropia medica e dato origine alla terapia riabilitativa. Inoltre, grazie a campagne informative, si è creata maggior sensibilità nella popolazione riguardo ai diritti sociali e civili dei disabili.
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