Recensione film: Spider man far from home
Dopo i tragici eventi visti nel film Avengers End game, il giovane spider man spera di potersi godere una gita scolastica con i propri compagni di classe a Venezia e Parigi.
Il viaggio in europa rappresenterà sicuramente il momento migliore per dichiarare il suo amore a Mary J.
Tutti i suoi sogni però si infrangono quando una misteriosa creatura acquatica esce fuori dai canali di Venezia.
Spider man cerca di intervenire ma all’improvviso arriva un nuovo paladino del bene: Mysterio.
Nel frattempo Fury cerca di convincere l’uomo ragno a far parte della missione di salvataggio della nuova invasione aliena.
Per farlo gli fa recapitare un oggetto molto importante: gli occhiali di Stark con dedica personale per l’uomo ragno.
Nel cast del film la vera novità è Jake Gyllenhall nel ruolo di Mysterio.
Come da copione il film presenta effetti speciali altamente spettacolari su bellissime location.
Oltre a Venezia, il film offre scene di distruzione anche in Praga e Londra.
Tecnicamente non possiamo certamente che inchinarci di fronte ad una realizzazione ben fatta con un investimento elevato da parte della Marvel Studio e della Disney.
Nel contenuto ci sono molti aspetti da analizzare.
Continuo a ribadire il concetto che l’uomo ragno in questa versione scolaresca non mi piace per niente.
Il soggetto spacca in due il film, la parte dedicata all’invasione degli alieni è molto convincente e credibile. Mentre, a contorno, ci è stata costruita una sotto trama da adolescente che vuole dichiararsi. Una cosa non percepibile se l’abbiniamo all’uomo ragno.
Convince molto Gyllenhall mentre Tom Holland nei panni di spider man non ce lo vedo proprio.
Io continuo a ribadire che il vero uomo ragno è quello rappresentato dalla trilogia di Sam Raimi.
Queste nuove versioni Disney sono piacevoli ma non mi trasmettono il feeling del fumetto originale. Non sufficiente.
VOTO: 5
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