Provate, vi prego provate. Passate per la stazione di Firenze (o di qualsiasi altra città italiana) a qualsiasi ora del giorno e, se siete proprio temerari e vi fa schifo la vita, della notte.
Una Babele di idiomi ed etnie. Dai rom, gli zingari, che gentilmente ti aiutano a fare il biglietto del treno con la mano destra, e con la sinistra ti borseggiano. E poi ti chiedono anche la mancia.
È ben rappresentata anche tutta la regione del maghreb, con le loro sfumature di alcolismo, spaccio e destrezza con le lame.
Addentriamoci ancora più giù: Mali, Nigeria, Uganda e via andare. Che a lasciare lo spaccio ai maghrebini non ci pensano proprio, e poi avanti con la prostituzione.
Ogni tanto qualche italiano. Alcuni camminano a passo svelto con la testa bassa. Altri in preda ai fumi di un alcol che li conforta e li illude. Senza un lavoro e nemmeno la forza di cercarlo più.
Ebbene sì, mi sento parte di una minoranza etnica, sia di parola sia di senso civico.
Questa nazione ha miseramente fallito e perso il controllo. Ma in modo politicamente corretto.