Saranno ascoltati dal Gip domani mattina. Sono i tre studenti attualmente agli arresti domiciliari per un volantinaggio di protesta contro il Governo svoltosi in un liceo di Firenze. La misura di custodia cautelare era stata emessa lo scorso mercoledì, suscitando stupore e relative polemiche.
I giovani domani mattina si presenteranno dal Giudice per fornire la propria versione dei fatti. Completamente differente da quella del principale accusatore, ovvero il Preside della scuola Alessandro Giorni. L’accusa si basa principalmente sulle sue dichiarazioni, che in molti hanno definito non attendibili a causa della sua appartenenza politica. Stiamo parlando di un noto esponente del Partito Democratico, già candidato con i Dem e membro della Segreteria del partito nella città di Prato. In sostanza, un Dirigente scolastico di sinistra accusa degli studenti di destra, parlando di violenze e minacce che però non trovano riscontri nei video dell’iniziativa, diramati peraltro dagli stessi accusati. Ad addensare ulteriori dubbi sulla vicenda c’è anche la totale assenza di referti medici delle presunte vittime. Non esistono infatti prove concrete di eventuali danni causati a cose o persone, né di atteggiamenti minatori.
I ragazzi, accusati di violenza e minacce a corpo amministrativo dello Stato, sono difesi dall’avvocato Simone Bonaldi. Spiegheranno le proprie ragioni, chiedendo la revoca della misura, sulla base dell’incompatibilità tra il tipo di reato contestato e il reale svolgimento dei fatti. Ragioni che hanno trovato il sostegno di numerosi esponenti politici. Rappresentanti istituzionali di Lega e Fratelli d’Italia hanno espresso solidarietà e vicinanza ai tre giovani, evidenziando la sproporzione tra provvedimenti presi e tenuità dei fatti. In particolare sono intervenuti il Senatore della Lega William De Vecchis e il Capogruppo di Fratelli d’Italia presso il Consiglio Regionale della Toscana Francesco Torselli.