Sturzo: cristiani estranei o di casa in politica?Sembra una nota stonata quella che vi proponiamo. Mentre nell’arena della politica nostrana c’e la dura tenzone per le candidature, ci piace “passeggiare” con Don Luigi Sturzo e parlare di cosa sia la vera politica.
Sicuramente è insieme un dovere civico a vantaggio della comunità ed un supremo atto di amore cristiano.
Quando poi il sacerdote siciliano parla dei collaboratori fa riferimento a “degli amici, mai dei favoriti.”
Don Sturzo affermerebbe oggi con ancora maggior vigore che “la politica non è un’arte che si apprende senza preparazione, si esercita senza competenza e si attua con furberia.” Piuttosto, invece, “i deputati parlino meno e studino di più.”
Per il fondatore del Partito Popolare “Il fare una buona o cattiva politica, dal punto di vista soggettivo di colui che la fa, dipende dalla rettitudine dell’intenzione, dalla bontà dei fini da raggiungere e dai mezzi onesti che si impiegano all’uopo. Il successo e il vantaggio reale possono anche mancare, ma la sostanza etica della bontà di una tale politica rimane. Così ragionano i cristiani di ogni tempo e di ogni paese. E con questo spirito ,l’amore del prossimo in politica deve stare di casa, e non deve essere escluso come un estraneo.”
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