Sull’assoluzione di Matteo Salvini un paio di mie osservazioni
La prima: la sentenza di assoluzione era la strada da percorrere per un Ministro che non ha fatto altro che il suo dovere e cioè difendere i confini del suo paese dalle orde di immigrati clandestini.
La seconda: sento da più parti affermare che se Salvini e’ stato assolto vuole dire che i magistrati non sono poi così al servizio della sinistra.
Il punto non e’ tanto l’assoluzione ma il mettere sotto accusa, criminalizzare un Ministro con l’accusa assurda di aver fatto il suo dovere.
Il punto e’ l’aver aperto un inchiesta per arrivare ad un processo-farsa ideologico sperperando migliaia e migliaia di soldi pubblici.
Il punto e’ l’aver cercato di eliminare per via giudiziaria un nemico politico
Il punto e’ l’aver cercato di delegittimare un intero governo seguendo il concetto tipico della sinistra: colpirne uno per educarne cento.
E tutto ciò e’ stato messo in atto da pubblici dipendenti politicizzati e golpisti, tanto osannati da quel branco putrido di progressisti con i loro accoliti che giocano a fare i “liberali”, ma che di liberale, come ho già affermato in un post precedente, hanno solo la linguaccia.
Tutti cialtroni che giocano a fare i “garantisti” ma poi non vogliono altro che vedere il loro nemico ideologico in una cella a pane e acqua.
Questa gente, questi mascalzoni, questi brutti ceffi progressisti mi fanno più ribrezzo di quei golpisti che utilizzano la clava giudiziaria per abbattere i nemici politici.
E hanno anche la faccia come il fondoschiena perché non fanno altro che sciacquarsi la loro bocca puzzolente con la parola “democrazia”.
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