Sull’immigrazione deve decidere il governo, non la magistratura

raspail

Sull’immigrazione deve decidere il governo, non la magistratura. Non si tratta di essere a favori o contrari ai giudici.

Si tratta di ribadire la separazione dei poteri scolpita nella nostra costituzione.

La magistratura fa applicare le leggi, non fa le leggi. Il Parlamento fa la legge non la fa rispettare . In buona sostanza questa è l’essenza di una democrazia.

La questione non è banale ma capitale

La magistratura è indipendente, Come la politica deve essere indipendente. Se uno dei poteri dello Stato invade la sfera di competenza dell’altro, si imbocca un vero e proprio vicolo cieco.

Bisogna guardare in faccia la realtà. In questo nostro paese la gran parte della magistratura è corretta.

Poi c’è una minoranza, che cerca di diventare preponderante, tentata dall’ entrare costantemente in politica.

Ed il Partito Democratico si presta al gioco

Bisogna vincere le elezioni. Così si ha il diritto di governare.

Non si può richiedere ai giudici.di sostituirsi alla funzione del governo, perché non si è riusciti a conquistare la maggioranza parlamentare.

Perché portando avanti una filosofia del genere si dà sponda a coloro i quali vanno al di là dei loro compiti. E questo mette in grave pericolo l’intero sistema democratico italiano .

Dare copertura politica a queste tendenze, prendersi la grave responsabilità di inclinare i rapporti tra poteri dello stato, di mettere in confusione l’applicazione pratica di quella che viene definita costantemente come la costituzione più bella del mondo.

Io non sto in alcun modo sostenendo un primato della politica sui giudici. Io sto sostenendo l’assoluta indipendenza del potere giudiziario dal potere politico e viceversa

Il popolo italiano ha tutto il diritto di decidere politiche restrittive sull’ingresso di immigrati clandestini nel nostro paese.

Soprattutto la luce delle tante violenze ad essi connessi. Nessuna legge può imporre a tutti i costi di aprire le porte del nostro paese indiscriminatamente a chiunque, quindi nessun giudice può imporre l’accoglienza indiscriminata senza violare quella costituzione alla quale ha giurato osservanza.

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