Svendita-Italia: Beppe Grillo ‘tratta’ con l’ambasciatore cinese. Meloni: “Adesso deleghiamo a un clown?”
Con il governo giallorosso in panne Beppe Grillo torna a giocare dal suo mazzo della Cina.
Venerdì il fondatore del Movimento 5 Stelle era a Roma, dove ha cenato con l’ambasciatore cinese in Italia, Li Junhua. Sabato di nuovo con un altro incontro nel pomeriggio.
Nel frattempo il faccia a faccia con Luigi Di Maio. Grillo alla è riuscito a salvare il figliol prodigo Di Maio da una morte politica certa. Il deus ex machina del Movimento 5 Stelle ha benedetto una nuova alleanza Pd-M5s e rimesso Di Maio in carreggiata, proprio quando quest’ultimo sembrava ormai spacciato.
Torniamo all’ambasciata cinese: qui Grillo e il signor Li hanno parlato per ore. Che cosa si saranno mai detti? Le cronache parlano di “svendita italiana” alla Cina. Fuori di metafora, Grillo cercava una garanzia sul piano internazionale, e l’unico che potesse gettargli un’ancora di salvezza era il gigante cinese.
Il nuovo binomio M5s-Pd è una scatola cinese che racchiude quattro messaggi a Pechino. Il primo: vi ricordate il memorandum sulla Nuova Via della Seta?
Procediamo con la fase due, ovvero con una maggiore cooperazione in barba agli alleati europei e agli Stati Uniti di Donald Trump. Il secondo: per quanto riguarda l’ex Ilva di Taranto i grillini sondano il terreno per capire se qualche gruppo cinese possa sostituirsi ad ArcelorMittal. Il terzo: apertura sul 5G. Il quarto e più importante: Romano Prodi è pronto a tornare in campo, ma non nella bagarre tra partiti bensì nella corsa al Quirinale.
Prodi ha più volte speso parole al miele per il piano commerciale varato da Xi Jinping, e una sua ipotetica presenza al vertice delle istituzioni italiane garantirebbe alla Cina la fedeltà italiana su questioni spinose.
Tra l’altro, lo stesso Prodi è stato recentemente nominato dal governo cinese “Advisor Council” del Belt and Road Forum.
In altre parole, Grillo sta utilizzando la Cina per cementare l’alleanza di governa tra Movimento 5 Stelle e Partito democratico, un’operazione agevolata dalla piattezza dei democratici in ambito internazionale, molto più impegnati a mettere in ordine i cocci del proprio partito.
La Cina è una superpotenza ed è necessario dialogare con il suo governo. Ma per farlo serve una maggiore esperienza, quella che i grillini hanno più volte mostrato di non possedere.
Meloni: “Grillo getta la maschera. Il 5Stelle alleati del Pd”. Altro che terza via.
“I grillini gettano definitivamente la maschera e Beppe Grillo detta la linea a Luigi Di Maio. Il M5S partito di sinistra alleato del Pd. Fratelli d’Italia ha sempre avuto ragione. Non sbagliavamo a dire: mai col Pd e mai col M5S”, commenta Giorgia Meloni.