‘Tanto rumore per nulla’ avrebbe detto Shakespeare, ‘la montagna ha partorito il topolino’ avrebbe detto Orazio. Quindi cosa cambia dopo il nuovo DPCM, chiediamo noi?
Dopo ore di attesa, che neanche Wanda Osiris, il premier ha tenuto la tanto tenuta conferenza stampa per annunciare il nuovo DPCM. Un DPCM che nella sostanza ripete cose già dette, ma non affronta davvero il problema covid. Ci sarà un nuovo coprifuoco per la movida (dopotutto i fan del coprifuoco andavano accontentati), ma sulla situazione dei trasporti e della riorganizzazione della sanità territoriale non sono state prese decisioni sostanziali. Idem per la scuola; Conte ha parlato di una ipotetica didattica pomeridiana per gli istituti superiori e di entrate scaglionate.
Insomma, dopo ore di attesa (attesa forse dovuta anche ad una maggioranza che non trova trova più un vero accordo su decisioni fondamentali) il Premier ci minaccia solo con l’ipotesi di un nuovo LOCKDOWN, pur ammettendo finalmente che il paese non potrebbe permetterselo. Sembra un po’ il padre burbero ma buono che minaccia noi figli indisciplinati, che cerca di dare il buon esempio parlando con sù la mascherina, che ci garantisce di nuovo, dopo 8 mesi, che lui si preoccupa per noi.
Nel frattempo le code per fare i tamponi ai drive-trough diventano sempre più lunghe in tutto il paese, ci vogliono ore per riuscire ad avere un tampone gratuito…ma su questo Conte tace. Il panico continua a dilagare, e sederci solo in 6 nei ristoranti non risolverà il problema. ‘State buoni se potete’ avrebbe detto San Filippo Neri.
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