Teatro: Pierino e il Lupo vegano (suo malgrado)

pierino e il lupo

Oggi sono stato all’ultima esibizione di Pierino e il Lupo: un classico del maestro Sergej Prokof’ev che era stata messa in scena al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino.

Una splendida iniziativa che è servita per avvicinare i più piccoli al mondo del teatro in generale, e della musica sinfonica in particolare. “C’è musica & musica!” è il titolo dell’iniziativa. E, ripeto, ce ne fossero di più di iniziative del genere. La musica, quella vera (non il trap che invoca a accoltellamenti e droga) è immortale ed arricchisce moralmente i bambini e gli adulti.

Entrare a teatro è sempre bello. Mettersi a sedere in una sala da concerti mi suscita emozioni e piacere. Se poi devo andare con mia figlia di 7 anni ad ascoltare un capolavoro scritto nel 1936, sono ancora più contento.

Il problema è che la mia contentezza è stata spazzata via dall’incredulità prima e dal disgusto poi. Il tutto a circa 10 minuti dalla fine dell’esibizione.

Nella storia originale, il lupo mangia un’anatra, poi viene ucciso dai cacciatori che, sentito lo starnazzare dell’anatra ancora viva nella pancia del lupo, con un coltello ben affilato, la liberano.

Il finale stravolto a favore della cancel culture

Il narratore, peraltro bravo al pari dell’orchestra, non so se per iniziativa sua personale, o perché qualcuno ha sbroccato al posto suo, ha stravolto il finale.

Infatti il lupo, che dopo l’anatra, stava per papparsi Pierino, gatto e tutto il vicinato, non viene ucciso, ma condotto docilmente al guinzaglio in un bioparco. Il tutto dopo aver forzosamente assunto dei farmaci per scatenare il vomito per salvare l’anatra.

Io di questa cancel culture, di questo politicamente corretto a tutti i costi, ne ho piene le palle. Sono stronzate di proporzioni imbarazzanti, volte solo a devastare le menti dei più piccoli.

Questa gente che vuole farci il lavaggio del cervello, è una sparuta ma aggressiva minoranza. Che ci deve imporre un modo di pensare che è devastante per delle menti plasmabili come quelle dei bambini.

Ripeto. Urlo. È un’opera del 1936, un classico che non può e non deve essere stravolto. La Disney sta distruggendo i propri capolavori, e delle persone che devono essere fermate, stanno facendo altrettanto. Ai nostri figli.

Farmaci per vomitare, come se il problema dell’anoressia e della bulimia non fossero attuali. Il lupo che viene portato al bioparco dopo aver vomitato l’anatra che aveva mangiato (si chiama natura, sapete) e che magari vive fumandosi canne, diventando vegano nutrendosi a miglio e seitan. E magari lo fanno diventare pure LGBDTQ+ (se ho dimenticato qualche lettera ME NE FREGO!)

Basta, vi prego basta fare il lavaggio del cervello alla gente. Questa violenta minoranza deve essere emarginata, isolata, messa in grado di non nuocere. Perché poi voglio proprio vedere se questi comunistelli da salotto avessero veramente necessità, come la penserebbero.

 

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