Due giovani, una coppia – lui lombardo e lei di Sanremo – rimasti bloccati con un’auto elettrica della Tesla sulla Limone-Monesi, impossibilitati a procedere perché intrappolati con le gomme nella neve.
Già in condizioni normali la strada è impervia. Richiede un mezzo adeguato e buone abilità alla guida. Affrontarla in questa stagione, in mezzo ad una tormenta di neve e con una Tesla elettrica, benché 4×4, non è stata la migliore delle idee.
La vettura è stata recuperata il pomeriggio stesso, il giorno 6 novembre, da Massa’s Brothers, l’autosoccorso di Vignolo.
I vigili del fuoco avrebbero recuperato la coppia, ma non il mezzo.
Un soccorso stradale rocambolesco, come ha raccontato Fabrizio Massa.
Sicuramente non economico
L’importo speso si aggiunge alla sanzione comminata dalla Gendarmerie.
E’ proprio Massa a raccontare del recupero.
“Quando siamo arrivati, i due giovani erano in macchina. L’intervento per portare via il mezzo è stato complicato ed è durato tutto il pomeriggio di sabato. Abbiamo rotto le catene per arrivare lassù, oltre al fatto che in vari punti siamo dovuti scendere dal mezzo e spalare la neve per poter continuare. Erano rimasti con il 12% di batteria. Per tornare indietro ci siamo dovuti fare circa 800 metri in retro, per poi trovare un punto per girarci, proseguire e arrivare fino al rifugio Le Marmotte. Se non fossimo intervenuti noi, avrebbero dovuto farsi più di 20 chilometri a piedi. E lasciare la macchina lì per chissà quanto tempo. Mentre percorrevamo quella strada, che fa davvero paura, ci chiedevamo: ma come può venire in mente a qualcuno di spingersi ad oltre 2000 metri di quota, in questa stagione e su una strada così rischiosa?”
Domani il mezzo di Massa’s Brothers arriverà anche al rifugio Carbonetto, dove è rimasta abbandonata un’altra vettura, tra neve e ghiaccio.
La persona a bordo è stata soccorsa dai vigili del fuoco, ma la macchina è rimasta lì e sarà “liberata” solo domani.
“Domani sarà un altro recupero difficile. Ne facciamo tanti, a volte dovuti ad errori del navigatore. Ricordo quanto accadde anni fa, con una famiglia di Dubai rimasta bloccata ben oltre Sant’Anna di Vinadio, in mezzo alla neve, con due bambini piccoli in macchina. Fu il navigatore a farli arrivare fino a lì”.
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