La città è famosa per il Monkey Buffet Festival, una kermesse che solitamente si svolge nel mese di novembre e che attira migliaia di turisti che fanno a gara per nutrire le scimmie. Viene allestito un gigantesco banchetto con frutta, ma anche caramelle, biscotti. Il risultato è che le scimmie qui sono diventate dipendenti da cibo di strada e zuccheri, difficilmente reperibili da soli in natura.
Questo, insieme alla pandemia da Coronavirus, è la causa della guerriglia scoppiata qualche giorno fa. Nel video si vedono due gruppi di scimmie che ad un certo punto si affrontano provenendo dai due lati opposti della strada e impegnando un intero incrocio. Tanto che in entrambi i sensi occupanti di auto e moto si sono fermati per osservare la scena.
Economia e scimmie
Qualcuno ha fatto inversione di marcia perché impaurito, altri si sono fermati aspettando che le scimmie regolassero da sole i loro conti. Alla base del contendere la ricerca di cibo. Con la pandemia l’afflusso di turisti si è bloccato di colpo, ogni iniziativa o festival è stato sospeso.
Ad essere danneggiata è stata l’economia, ma a risentirne sono state anche le scimmie. Abituate ad essere sfamate dagli umani, anche con cibi zuccherini, per loro è stato difficile reperire questi alimenti in natura e da sole. Così è cominciata una caccia al cibo che non è stato possibile placare neanche con gli scarti del mercato alimentare. Ad un certo punto hanno voluto sempre di più. Il risultato è che il numero di scimmie nell’ultimo anno è raddoppiato e gli abitanti non riescono più a sostenere questo stato di cose. Continue guerriglie e lotte tra bande.
I macachi hanno preso possesso anche di un vecchio cinema abbandonato, sono andati all’assalto di negozi alimentari e aggredendo persino gli abitanti che ormai sono terrorizzati. In pochi anni si è passati da 3 mila esemplari a 6 mila. Tanto che le autorità hanno avviato una campagna di sterilizzazione che però, per com’è concepita si preannuncia lunga e costosa. Le scimmie vengono attirate nelle gabbie, sedate e trasportate nelle cliniche veterinarie. Qui vengono sottoposti ad accertamenti prima di essere operate, ma non tutti possono essere castrati. I giovani e i lattanti ad esempio vengono esclusi. La polizia presidia le strade, ma è difficile contenere il fenomeno anche perché in Thailandia uccidere le scimmie è sacrilegio.
Vincenzo Sbrizzi per https://www.today.it
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