Shani Louk, piccola vita spezzata da Hamas
Si resta ammutoliti di fronte alla violenza che riesce a concepire l’Uomo e al sadismo con cui la propone. Pensiamo sempre all’Uomo perfetto, che ha come scopo l’unità con Dio. Ma è ben chiaro che la perfezione umana non esiste.
La differenza fra bene e male è talvolta talmente labile che tende a sovrapporsi. Lo spiega bene Stevenson in “Dr Jackyll e Mr Hyde”. Due entità che convivono in un medesimo individuo e che finiscono per annullarlo.
Ma cercare di dare una spiegazione razionale ad un individuo che provvedere ad uccidere per puro spirito di divertimento, di possesso, di odio o solo per “passatempo”, è assai arduo.
E’ in questi momenti che ci chiediamo cosa può portare ad uccidere, torturare e decapitare una ragazzina di 22 anni cittadina tedesca, che ha avuto la malaugurata idea di partecipare lo scorso 7 ottobre a un rave party nel deserto del Negev. Un bottino di guerra? Una rivalsa contro gli ebrei? Un monito contro tutte le donne libere che possono partecipare liberamente a concerti e spettacoli?
Si chiamava Shani Louk, era di nazionalità tedesca, originaria di Baden-Wuttemberg ma viveva in Israele, a 80 km dal confine con la striscia di Gaza . Era bella, come solo la gioventù sa rendere belli i ragazzi de quella età. Poteva avere un futuro, una famiglia, dei figli. Ha trovato nel suo cammino uomini armati di Hamas, e con loro, la morte. Ma prima era stata portata, svenuta e moribonda in giro su una macchina scoperchiata, per dimostrare la potenza di Hamas. Come un trofeo. Poi le torture e la decapitazione.
Una morte orribile
Altri giovani e meno giovani a seguire da quel maledetto 7 ottobre hanno avuto la stessa sorte. Si sono trovati nel posto sbagliato al momento sbagliato. Sono stati più di 260 i corpi senza vita ritrovati, uccisi in una notte che doveva essere solo di musica e allegria. Tutti giovani, che volevano solo vivere la loro età. La voglia di stare in compagnia e divertirsi. Non avevano armi con loro. Non hanno potuto ripararsi in quei luoghi desertici dai colpi di Hamas. Chi ha potuto, ha cercato di fuggire tra i rovi.
Il rave party del Kibbutz Reim è stato il primo efferato attacco che poi ha portato alle conseguenze belliche di risposta di Israele nella striscia di Gaza .
Il Presidente israeliano Isaac Herzog ha dato oggi a Bild la terribile oggi la notizia della morte di Shani Louk, descrivendo gli efferati e sadici dettagli sulla morte della giovane. Esprime condoglianze alla famiglia. Alle condoglianze per Shani Louk, piccola vita spezzata, ci uniamo tutti noi.