La Toscana rimane rossa.
Oltre che una colorazione politica stantia, la sua classificazione tra le “cattive” regioni in tema Covid sta producendo danni economici rilevanti, portando alla disperazione intere categorie.
Nonostante il provvedimento restrittivo che la classificava zona rossa scada il 29 novembre, cioè oggi, Domenica, si dovrà aspettare ancora un settimana.
Non ce ne sarebbe alcun motivo
Il Presidente Giani ci dice che ha parlato con il ministro Speranza, e ci assicura che i dati sanitari sul Covid sono tali da consentirci di rientrare in zona arancione.
Però, dice il governatore, dovremo aspettare altri 9 giorni, per ragioni burocratiche, nonostante la zona rossa per noi scada oggi, domenica.
La Toscana dovrebbe tornare in zona arancione venerdì 4 dicembre.
Una settimana persa
Lo annuncia il presidente della Regione Eugenio Giani in un intervento video su Facebook. Giani fa un vero e proprio cronoprogramma di cosa accadrà nei prossimi giorni. “Siamo partiti in zona rossa il 15 novembre, finiremo il 29, dunque 14 giorni.
Farò a quel punto un provvedimento che porta fino alla prima riunione del Comitato tecnico scientifico, giovedì 3 dicembre. Venerdì 4 il ministro Speranza firmerà l’ordinanza per un allentamento della zona rossa, ovvero il ritorno in zona arancione. Avremo la possibilità di una ventina di giorni, fino a Natale, per minori restrizioni”.
Se Giani dice il vero su ritorno Toscana a zona arancione, Governo firmi subito ordinanza.
Non ha senso aspettare una settimana, chi ripaga perdite attività commerciali?
Far tornare la Toscana in zona arancione da subito sarebbe possibile, visto che i parametri lo consentono.
I dati dei contagi in Toscana
I positivi in Toscana si sono dimezzati, ci sono 97 Comuni senza contagi nelle ultime 24 ore e il nostro Rt è 1,2, questi i dati forniti dal Governatore toscano.
Dati confortanti, migliori di quelli ad esempio dell’Emilia Romagna, che torna subito in zona gialla.
Ma si sa, Bonaccioni ha tutt’altra statura politica e considerazione a Roma del buon Eugenio.
Aspettare a questo punto non ha senso, e il ministro potrebbe firmare subito l’ordinanza.
Ma ci vorrebbe un governatore degno di questo nome che si faccia sentire a Roma, che batta i pugni sul tavolo.
Non uno che si schermisce ogni volta chiamandosi “uomo delle istituzioni”.
Che suona come personaggio dell’establishment, prono ad accettare ogni disposizione senza fiatare.
Chi glielo spiega alle decine di migliaia di titolari di imprese e attività commerciali che dovranno aspettare altri 9 giorni prima di ricominciare a guadagnare qualche euro?
Chi si giustificherà di fronte ai tanti anziani abbandonati, che non possono nemmeno avere il conforto di una visita di figli o nipoti?
Attendiamo con (s) fiducia.
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