“Il comune di Firenze non può dare il proprio patrocinio ad iniziative in cui la bestemmia, l’offesa e l’insulto a chiunque la pensi diversamente sono i padroni di casa. Questa non è questione di libertà di pensiero o di orientamento religioso, ma una vera e propria mancanza di rispetto per tutti quei toscani che non si riconoscono nelle bestemmie e nelle volgarità ostentate oggi in piazza a Pisa che, con buona pace di Nardella e della giunta fiorentina sono ancora la maggioranza in Toscana, in Italia e nel mondo”, così commenta Alessandro Draghi, consigliere di Fratelli d’Italia, il Toscana Pride appena conclusosi a Pisa.
“Ho sempre pensato – aggiunge Draghi – e continuo a pensare che ognuno sia libero di amare chi crede e che si possa manifestare liberamente il proprio pensiero; però, quando il gonfalone della mia regione e del mio comune aprono un corteo in cui si fa a gara a chi è più volgare e più blasfemo, il problema diventa politico. Nardella e i suoi assessori hanno patrocinato una manifestazione intrisa di volgarità e di bestemmie: per questo dovrebbero chiedere scusa a tutti cittadini che rappresentano e che amministrano”.