Truffa o storia di sesso? – Lei, Gianna Orrù, ha 83 anni, è la madre di Valeria Marini e denuncia di essere stata truffata per 330mila euro.
Lui, Giuseppe Milazzo Andreani ha 47 anni, è un produttore cinematografico e sostiene – stropicciatevi gli occhi – si tratti solo di una storia di sesso finita male. Incalzato da Filippo Roma contrattacca: “Io non faccio il broker faccio il produttore cinematografico, la signora Orrù lo sa benissimo è un’invenzione di Valeria Marini perché ce l’ha con me, stop”.
Però a marzo la mamma di Valeria l’ha denunciato, in aula il produttore si è avvalso della facoltà di non rispondere e oggi si ritrova rinviato a giudizio per truffa aggravata. Questa era la storia nota fino ad oggi, prima che le Iene raccogliessero la sorprendente versione dei fatti fornita dal produttore Milazzo. Adesso sarà un tribunale a dover sbrogliare l’intricata vicenda, ma proviamo procediamo con ordine.
Le Iene
Gianna Orrù, mamma di Valeria Marina, ai microfoni delle Iene racconta di come tutto sia nato nel 2018; quando ha conosciuto il produttore cinematografico nell’ufficio della figlia Valeria per la realizzazione di un cortometraggio e da lì avrebbero iniziato a sentirsi. Presto il Giuseppe avrebbe proposto a Gianna di fare un investimento sulla piattaforma eToro, un sito che permette di vendere e comprare monete virtuali, come i bitcoin, e di guadagnare anche grandi percentuali, grazie all’aumento di valore della moneta nel corso del tempo.
Inizialmente si tratta di piccole somme, ma poi nel corso dei mesi si arriva addirittura alla cifra di 330000 mila euro. Nell’investire denaro in azioni, titoli o monete non c’è nulla di male, ma sono le modalità dell’investimento che destano sospetti. Gianna sostiene che il produttore avrebbe fatto da intermediario chiedendole i soldi per poi procedere lui all’investimento tramite un broker di sua conoscenza, tale Valerio Andrea Inturri (ndr.), che opera tra Italia e Cina.
I documenti inediti
Filippo Roma, che per “Le Iene” si sta occupando della vicenda, ha però scovato una serie di documenti inediti che fissano almeno tre punti importanti in questa storia. Primo, esiste una scrittura privata in cui il produttore Milazzo si impegna “garantendo che il capitale investito non subisca nessuna perdita”. Secondo, Gianna Orrù esibisce le schermate dei bonifici da lei effettuati sul conto di Milazzo, con causale “coinvestimento trading online”. Terzo, la mamma di Valeria fa vedere i messaggi che il produttore le mandava, indicano i guadagni e la crescita del saldo del conto: il 20 marzo era 43.900 euro, il 26 aprile saliva a 64.000 euro e il 4 maggio arrivava a 74.700 euro.
A complicare la vicenda anche il fatto che della gestione materiale degli investimenti si sarebbe occupata una terza persona. Un operatore finanziario, tale Andrea Valerio Inturri, con cui la donna non riuscirà mai a parlare direttamente. E’ anche per questo che, ad un certo punto, la Marini, insospettita, chiede a un investigatore privato di fare delle ricerche e scopre che di questo intermediario finanziario in realtà non ci sarebbe traccia. Non esisterebbe un passaporto (indispensabile per un italiano che vive e opera in Cina) nè dati anagrafici che rimandino a quel nome.
Milazzo parla con Filippo Roma
Milazzo, interrogato da Filippo Roma, nega di avere messo in contatto Gianna con il fantomatico trader Andrea Inturri, ma da una telefonata fatta e registrata da Valeria Marini all’epoca ammette di essere il suo referente.
Filippo Roma cerca di capire come sono andate le cose e, dopo aver raccolto il lungo sfogo della Marini e di sua madre, va da Milazzo. L’uomo respinge ogni accusa e comincia a fare allusioni su una relazione avvenuta tra lui e Gianna. “La signora Gianna Orrù aveva una storia di sesso con me, è innamorata di me, siccome io non ci sono stato, allora lei si è inventato tutto”, dice, “ti mando pure i messaggi della signora nuda”.
Parla di una storia di sesso finita male e dice di poterlo dimostrare, invitando l’inviato a contattarlo il giorno seguente per vedere le prove in suo possesso. Ma raggiunto a telefono il giorno seguente, Milazzo risponderà all’inviato che non può né rispondere alle domande, né mandare le prove che esibirà durante il processo.
Filippo Roma racconta a Gianna le parole di Milazzo sentite il giorno prima, quelle che parlano della storia di sesso che ci sarebbe stata tra i due e della presunta esistenza di alcune foto, in possesso del produttore, che la ritraggono nuda.
Niente sesso
Gianna Orrù è sbalordita. Risponde che i due non hanno mai avuto una relazione, che la loro conoscenza è sfociata in un rapporto di amicizia e fiducia, tanto da spingerla ad affidare a lui i suoi risparmi. Aggiunge che non ha mai fatto delle foto nuda in vita sua e non riesce a credere quello che sta sentendo. Chi dice la verità: si tratta di una truffa riuscita, come sostenuto da lei, o di una storia di sesso finita male con tanto di vendetta, come controbattuto da lui?
Per risolvere il mistero, nel servizio in onda stasera, Filippo Roma chiede alla Orrù di mostrare tutte le conversazioni avute con il produttore; in modo da dimostrare che quanto sostenuto da Milazzo sia del tutto falso. La donna sembra essere d’accordo con la proposta, ma c’è un problema: quelle chat non le ha più trovate, come se qualcuno le avesse cancellate dal suo telefono.
Ma ecco la soluzione: “Si possono affidare i telefoni della signora Orrù a un ingegnere informatico e provare a verificare cosa ci sarà di recuperabile dentro i suoi telefoni”, propone l’avvocato Laura Sgrò (legale della famiglia Marini) all’inviato, visto che la messaggistica riguardante il periodo di frequentazione tra Milazzo e la Orrù, dal telefono della signora, è andata persa. Il tecnico conferma la cancellazione dei messaggi dal telefono in uso dalla signora, ma prova a recuperarli dal telefono precedente non più funzionante.
Oltre mille messaggi
Ripristinando la batteria e acquisendo in modo forense tutto il contenuto del telefono della signora, riesce a recuperare tutti i messaggi che c’erano all’interno, “considerando solo la chat tra la signora Orrù e il signor Milazzo, sono circa 1000-1200 messaggi complessivamente, con foto, audio, vocali”, dice all’inviato.
Filippo Roma passa in rassegna tutti i messaggi scambiati tra Gianna con il produttore Milazzo, che sembrano dare una fedele rappresentazione di quali siano stati i rapporti tra i due, come quando lui le diceva con un vocale il 22 marzo 2018: “Io nella mia vita non ho mai incontrato una donna come te nel senso che oltre a essere efficiente intraprendente in gamba in tutti i sensi non ho altri aggettivi da aggiungere anche se ne vorrei aggiungere altri mille quindi perfetto sei veramente in gamba”.
A leggerli e ascoltare tutti quei messaggi senza filtri, si ricostruisce quella che sembra essere la vera storia della loro frequentazione. Com’è stata vissuta da lei e da lui nel corso di quei mesi. E alla fine non sembrano esserci più dubbi, sulla domanda che da qualche giorno ci appassiona: lei 83 anni, lui 47, è una truffa o una storia di sesso finita male? La risposta questa sera a Le Iene, in prima serata su Italia 1.
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