Turbativa d’asta. Il Presidentissimo rosso Rossi messo al bando dal bando. Non c’è giustizia su questa Terra. Lo scrive anche il nostro amato compagno su Facebook. Sì, il social in cui scagliò anche quel granitico anatema contro i corvi fascioleghisti. Il coronavirus in Toscana è una balla bella e buona! D’accordo, a ruota è seguita un’ecatombe di cristiani. E il post post ha lasciato postumi anche per i posteri. Ma questa è un’altra storia.
Insomma, oggi non siamo qui a parlare di uno stupidissimo virus che ha fatto 30.000 morti in un paio di mesi. Parliamo d’altro, il nostro caro leader Enrico Rossi ha ricevuto un avviso di garanzia. Una cosina da nulla, non allarmatevi. Un’asta dove sembrerebbe aver ficcato il ditino. Una cosuccia, dicevo, 4 miliardi di euro.
Un appalto per il trasporto su gomme in Toscana. Vinto da Autolinee Toscane contro Mobit.
Il consorzio Mobit però una denuncia ha presentato. La magistratura ha indagato. Un bell’avviso di garanzia è arrivato. Ed Enrico si è incazzato. Su Facebook ha tuonato: accuse “infamanti e ridicole. Aspetto il momento giusto per procedere a querelare i calunniatori”. Fai bene Presidente, aspetta e spera che già l’ora si avvicina.
Proprio adesso che la campagna elettorale è alle porte, non ci voleva – maledizione. Cerca di fare di necessità virtù, compagno Presidente. Lo slogan per le elezioni te lo hanno messo su un piatto d’argento: Un’asta non basta!
Propongo anche di mettere un lenzuolo alla finestra per solidarietà con il nostro compagno, vittima di accuse vili: “Andrà tutto bene”. Se volete potete aggiungere un arcobaleno. Mi raccomando non dimenticate il fucsia.
Caro Presidente non mollare, noi siamo con te. (H)asta la victoria siempre!
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