Nei giorni scorsi alcuni deputati dell’HDP, partito filo curdo che mette al primo posto la democrazia, hanno organizzato una marcia pacifica per protestare contro la destituzione di tre colleghi dalla carica di deputato.
La polizia li ha attaccati e ha impedito il regolare svolgimento della manifestazione.
I parlamentari manifestavano il proprio dissenso per una decisione presa dall’Assemblea: tre deputati, Enis Berberoglu del Chp, prima forza anti-Erdogan, e due parlamentari del Hdp, Leyla Guven e Musa Farisogullari, sono stati destituiti.
Come conseguenza della destituzione, visto che è caduta l’immunità, i tre ieri notte sono stati arrestati.
I due membri dell’Hdp sono stati accusati di terrorismo. Leyla Guven, che è un simbolo vivente della lotta al governo di Ankara per i diritti dei curdi.
Guven era già sotto detenzione nel gennaio 2018 e per un anno con l’accusa di terrorismo.
Si era dichiarata contraria alla missione militare turca nella provincia siriana di Afrin.
È stata infatti eletta parlamentare mentre in prigione, dove aveva intrapreso uno sciopero della fame durato 200 giorni.
Leyla Guven ha commentato la revoca del proprio status di parlamentare affermando che “i colpi di Stato non avvengono solo con le armi”.
La democrazia in Turchia
L’esponente del Chp, Enis Berberoglu ha dichiarato di non essere sorpreso rispetto all’andamento della situazione.
Essa è l’evidente conseguenza del fatto che non c’è alcun miglioramento nelle condizioni democratiche in Turchia”.
Il deputato è accusato di avere rivelato segreti governativi nel 2017 per avere reso pubbliche immagini di armi inviate da funzionari dell’intelligence turca all’opposizione siriana.
5 giugno, un giorno dopo la loro destituzione, i tre ex deputati sono stati incarcerati, e giudicati.
La Guven è stata condannata a sei anni e tre mesi per “essere membro di un gruppo terroristico armato”.
A Farisogullari è stata comminata una pena detentiva di nove anni per la stessa imputazione.
Berberoglu è stato condannato a 5 anni e 10 mesi di carcere per la rivelazione di segreti governativi di cui sopra.
Le opposizioni denunciano un “golpe contro la volontà popolare e la democrazia” da parte della maggioranza di governo di Recep Tayyip Erdogan.
I tre sono i primi deputati a essere privati del proprio status nell’attuale assemblea nazionale ma già in passato, tra il 2015 e il 2018 undici parlamentari Hdp hanno subito la medesima sorte. L’Hdp ha dichiarato che 27 politici filo-curdi sono stati privati della carica di parlamentari.
Si è appena scritta un’altra, l’ennesima pagina nera della democrazia in Turchia.