Ucraina – Canaglie in divisa. Fieri di gambizzazioni e torture di inermi. Ieri carnefici, oggi in ginocchio.
Vladimir Shamanov, vicepresidente del Comitato della Duma russa per lo Sviluppo della società civile, ha appena reso noto che le forze speciali hanno catturato, probabilmente nella zona di Kharkiv, due miliziani ucraini. Uno, Sergej Velichko (detto “Cile”), esponente del battaglione Azov; l’altro, Konstantin Nemichev, appartenente alla difesa territoriale.
I due scarti militari sarebbero tra i responsabili di quanto documentato nel video che ha scandalizzato (per qualche minuto l’Occidente). Mi riferisco al video dell’uccisione a seguito di torture di un prigioniero russo e della gambizzazione di altri.
Criminali di guerra nuovi eroi occidentali
Il Battaglione Azov, già dal 2016, è stato segnalato dall’Ocse per crimini di guerra, stermini di famiglie, torture, uccisione di massa di prigionieri. Oggi questo battaglione di balordi di infami senza onore è assurto a baluardo della difesa della “democrazia”, in un corto circuito che la dice lunga sulla decadenza dell’Occidente, per dirla alla Spengler.
Avete vilmente mancato di rispetto a soldati russi, compiendo gesta abbiette degne di invasati anabolizzati quali siete. Adesso siete nelle mani dell’orso russo.
Purtroppo la violenza genera violenza. L’augurio è che il conflitto cessi al più presto. Resta il fatto che le regole d’onore non possono essere calpestate, da nessuno. Di militare questi due vigliacchi non hanno niente, e se tanto mi dà tanto, da domani il Battaglione si chiamerà Azop.
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