Ucraina,il tempo di trattare.”L’Ucraina sta combattendo per sopravvivere, la sua unità è vitale”. Queste sono le esatte parole del leader ucraino, che oltre a capo dello Stato vuole assurgere accomandante in capo effettivo delle forze della resistenza nazionale.
Addirittura in un’intervista rilasciata all’emittente nazionale inglese BBC,Volodymyr Zelensky afferma di non essere disposto a cedere alcun territorio alla Federazione Russa di Vladimir Putin. Eppure i russi occupano ormai una considerevole parte del territorio ucraino.
Tutt’intorno
Sta succedendo però qualcosa, di poco sottolineato, ma di sempre più lampante. La Nato dice che non ci sono munizioni a sufficienza da inviare a Kiev. Silvio Berlusconi ha fatto delle dichiarazioni molto forti, poco lusinghiere verso il leader di Kiev.
È vero che è stato subito isolato, ma è anche vero che una vecchia volpe della politica internazionale come Berlusconi, non poteva fare quelle dichiarazioni del tutto a caso.
Poche ore fa infatti sono arrivate le parole le più importanti generale statunitense.Mark Milley. Il Capo di Stato Maggiore americano, ha concesso un’intervista al financial Times. Nella prima parte del suo discorso, sembra ribadire la linea del presidente Zelensky.
“Sarà praticamente impossibile per i russi raggiungere i loro obiettivi ed è improbabile che la Russia riesca a conquistare l’Ucraina. Non succederà”. Ha seccamente affermato il militare americano.
Un dettaglio rilevante
Però poi nella seconda parte dell’intervista ha affermato un’altra cosa, non di minore importanza.Ossia che ritiene molto difficile che le forze armate ucraine riescano a ricacciare i russi, al di fuori del loro territorio. Praticamente smentendo la linea di Kiev.
Ma non è la sola dichiarazione di un militare americano prestigioso che vada in questo senso. Un non meno noto stratega americano David Petreus, ha ribadito fortemente la necessità di sostenere l’Ucraina, e di fornire armamenti per un offensiva che consenta una trattativa da una posizione di forza da parte del governo di Kiev. Quindi auspicando che la guerra si chiuda con un accordo.
Ed è difficile pensare a un accordo che non conceda proprio nulla ai russi come vorrebbe Zelensky.
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