Il fascismo è un ever green, un concetto vintage che va bene per tutte le stagioni politiche, che calza sempre a pennello. Una taglia unica per tutto il mondo, unisex. Chissà se a Benito Mussolini, in quel fatidico 23 marzo del 1919, mentre fondava i Fasci italiani di combattimento tra il vocio concitato del fumoso Circolo di piazza San Sepolcro a Milano, sarà passato per la mente l’idea di un fututo sempiterno. Sono trascorsi 100 anni suonati da quel nebbioso inizio di primavera meneghino. Sembra ieri.
Questa volta è addirittura toccato all’intoccabile Unione europea beccarsi di “promotore della retorica fascista”, sembrerebbe proprio che a nessuno sia possibile sfuggire dall’etichetta nera. Basta esprimere un concetto minimamente non conforme alla falsa retorica buonista – e tac!
Ursula Van der Leyen, neo presidente della Commissione europea, ha osato creare una Commissione per la “Protezione dello Stile di Vita europeo”. Immediata la polemica in tutta Europa. Pensate che orrore, i membri designati sono tutti bianchi. Razzista.
Gli etichettatori brandiscono inferociti il vessillo della Libertà, il solo e unico principio guida del sentire europeo. Almeno secondo loro. I tempi cambiano cari signori, e con essi le esigenze, il sentire diffuso, i disagi. Di libertà, in Europa, ne abbiamo quanta ce ne pare, alle volte pure troppa. Il Terzo Millennio ci pone di fronte un nuova necessità: conservare l’identità. Che ci piaccia o meno.
Basterebbe mettere da parte i ragionamenti preconfezionati e aprire il cervello, perchè, come diceva Einstein: “il cervello è come un paracadute, se non lo apri non funziona“. E ti schianti al suolo, aggiungerei. Cioè quello che sta facendo il Vecchio Continente.
Una società globalizzata come l’attuale deve fare i conti con nuovi nodi, che non si possono certo sciogliere con le solite frasi trite e ritrite. La libertà è un principio consolidato e condiviso da tutti, nessuno la vuole mettere in discussione. Il Fascismo e la sua retorica non c’entrano proprio niente con i problemi attuali, il fascismo è morto e sepolto. Lasciatelo riposare in pace, una buona volta.
Aprite il cervello. E aprite gli occhi, tanto che ci siete.
L’articolo che accusa Ursula Von der Leyen pubblicato dall’Indipendent: