UE ridicola, chieste sanzioni più severe alla Russia per caso Navalny

UE

L’UE dimostra ancora una volta la sua ridicola inutilità. Il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione che richiede ulteriori sanzioni contro la Russia in relazione al presunto avvelenamento dell’oppositore russo Alexey Navalny. Nessuno sa chi ha avvelenato Navalny, potrebbe essere stata anche sua moglie.

Per l’UE, tuttavia, ogni pretesto è buono per sanzionare un Paese che non si piega al pensiero unico.

“Novichok”

Le accuse del presunto avvelenamento di Alexey Navalny con una sostanza simile al “Novichok” hanno spinto l’UE a inasprire le sanzioni contro la Russia. Mosca ha respinto le accuse di qualsiasi responsabilità nel caso di Navalny. Ed ha sottolineato la mancanza di prove nelle accuse dell’Occidente.

La risoluzione adottata chiede un’immediata indagine internazionale. Gli sceriffi di Eurolandia pretenderebbero di violare la sovranità della Russia per avviare un’indagine per cui non vantano nessuna giurisdizione. Il Leviatano di Bruxelles chiede la partecipazione dell’Unione Europea, delle Nazioni Unite, del Consiglio Europeo e dell’Organizzazione per la Proibizione delle Armi Chimiche (OPAC). Mancano solo i Marines e poi mi pare che siamo al completo.

Nella bozza della risoluzione, stilata ieri, i legislatori hanno chiesto una revisione delle relazioni dell’UE con la Russia; e la continuazione del suo isolamento nelle sedi internazionali.

Sono state anche avanzate proposte per terminare il progetto del gasdotto Nord Stream 2.

Cosa è successo ad Alexey Navalny?

La scorsa settimana, il governo tedesco ha affermato che i medici dell’ospedale di Charite hanno trovato tracce di un agente nervino del gruppo “Novichok” nell’organismo di Navalny. La Russia ha dichiarato che Berlino non ha prove a sostegno delle sue accuse. Il Cremlino ha osservato che i medici russi a Omsk non hanno trovato sostanze tossiche.

Il 20 agosto, Navalny ha avuto un malore durante un volo interno in Russia. Inizialmente è stato curato nella città siberiana di Omsk, dove l’aereo ha effettuato un atterraggio di emergenza. Ma è stato poi portato a Berlino una volta che i medici hanno stabilito che era idoneo per il trasporto aereo transfrontaliero.

In precedenza sull’account Instagram ufficiale di Alexey Navalny è stato pubblicato un video dalla camera d’albergo a Tomsk. Nel video vediamo la bottiglia d’acqua che secondo il suo staff conteneva tracce dell’agente nervino Novichok.

Non c’è uno straccio di prova, insomma. Per l’UE conta poco. L’importante era trovare un appiglio, uno qualsiasi.

 

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