A Firenze la Viola ribalta il risultato di di Vienna e accede alla fase a gironi della coppa.
TERRACCIANO: 6- Questa volta non fa errori. Lo salva la traversa all’inizio, poi controlla senza patemi.
DODO: 5,5- Ancora non è il trenino della scora stagione, ci mette tanto impegno ma sbaglia troppo ed è impreciso in area.
MILENKOVIC: 6,5- Partita in completo controllo, puntuale nelle chiusure. Unico errore quando si perde Mayulu che colpisce la traversa.
RANIERI: 7,5- Partita quasi perfetta: non sbaglia niente. Sta diventando un giocatore completo, intelligente e di una strapotenza fisica impressionante. Merita di essere tenuto in considerazione da Spalletti.
BIRAGHI: 5,5- Pronti via e sbaglia una chiusura da brividi e resta distratto per tutta la partita. Ha comunque il merito di dare via all’azione del primo gol.
Dal 87° PARISI: SV
ARTHUR: 6- Meno preciso del solito: tocca il solito numero di palloni, ma oggi è meno preciso.
Dal 60° DUNCAN: 6,5- Solido e imponente a centrocampo. Si spinge anche in avanti e sfiora il gol.
MANDRAGORA: 6- Anonimo per tutta la partita, ma sfiora un eurogol colpendo la traversa, e si procura il rigore.
BONAVENTURA: 5,5- Decisamente stanco non lo si vede mai in 90 minuti.
Dal 87° KOKORIN: SV
GONZALEZ: 7,5- Finalmente mette la doppia firma in una serata difficile, come il giocatore di maggior classe della rosa deve fare.
NZOLA: 5- Fermo immobile: non riesce a fare quello che deve fare e sbaglia due gol facili, specialmente il primo.
Dal 60° BELTRAN: 6- Rispetto a Nzola tutto un altro giocatore: si muove e tocca il pallone con eleganza. Forse anche lui troppo timido in zona gol, dove avrebbe potuto fare meglio.
KOUAME: 6,5- La sua vivacità è un tocca sana. Nel primo tempo sicuramente il migliore: sfiora il gol nel primo tempo e nel secondo apre l’azione del 1-0.
ITALIANO: 6- Si affida ancora una volta a Nzola. La Fiorentina nel primo tempo soffre parecchio e non riesce a praticare il calcio che dovrebbe fare. Poi nel secondo tempo finalmente i gol tanto attesi. E la squadra si scioglie un po’.
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