Carabiniere si spara in Caserma, va ad allungare la serie di suicidi degli appartenenti alle Forze dell’ordine: neavevamo parlato mesi addietro.
La prima causa di morte violenta tra le forze di polizia è il suicidio: il grado di frustrazione ed abbandono di cui soffrono i nostri addetti alla Sicurezza sta creando uno scenario di estrema emergenza.
I casi di suicidi, spesso con le armi di ordinanza, si susseguono come in un bollettino di guerra, l’anno che si è appena concluso, il 2019, si è chiuso con 69 casi accertati, ed è stato uno degli anni più tragici dell’ultimo decennio.
Il 2020 non pare, purtroppo, essersi aperto in controtendenza, anzi.
È di oggi la notizia che un Carabiniere, appartenente al NOE, Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri, 45 anni, divorziato e senza figli, si è sparato questa mattina all’interno del bagno della sede del nucleo a Pescara.
L’uomo, presentandosi regolarmente al lavoro, poco dopo l’entrata in servizio, si è chiuso in bagno e si è sparato con l’arma d’ordinanza.
Per lui non c’è stato niente da fare. Si sta indagando sul movente del tragico gesto.
La notizia arriva pochi giorni dopo l’analoga tragedia che ha colpito un altro Carabiniere che si è spara in servizio a Udine, ed un Finanziere quarantenne in servizio a Roma.
Gli altri due casi di questo inizio 2020
Il 6 gennaio scorso sul sito Infodifesa, è stata data la notizia che un Maresciallo dell’Arma dei Carabinieri, in servizio in provincia di Udine, si era tolto la vita con un colpo alla tempia.
Tre giorni prima la notizia del suicidio di un finanziere quarantenne in forza al Comando Generale a Roma.
È il 3 gennaio di questo nuovo anno, alle ore 10.30 circa, quando l’Appuntato Scelto D. B. in forza al Q.G. di Roma , celibe e senza figli, si priva della vita sparandosi un colpo di pistola alla testa con l’arma d’ordinanza.
Il corpo esanime, è stato rinvenuto all’interno della propria autovettura, privo di documenti di riconoscimento, da alcuni passanti.
Sul posto è intervenuta una pattuglia dell’Arma dei Carabinieri, che, dopo gli accertamenti di rito, ha provveduto ad avvisare i familiari del militare i quali, intervenuti sul posto, lo hanno identificato ed hanno riferito agli stessi militari dell’Arma che si trattava di un appartenente al Corpo.
I dati: una vera strage
“I dati nazionali sono allarmanti e riportano un numero di suicidi nelle forze dell’ordine impressionante: una vera e propria emergenza”, ha detto Antonella Cortese, Vice presidente dell’Osservatorio nazionale dei diritti e della salute dei militari e forze dell’ordine, che da anni si occupa di temi inerenti lo stress tipico delle persone in divisa.
Secondo i report di Cerchio Blu, l’osservatorio nazionale suicidi delle forze dell’ordine, dal 2010 al 2018 sono stati registrati 252 episodi di suicidio tra appartenenti ai Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza, Polizia Penitenziaria e Polizia Locale.
L’incidenza è di 9,8 casi su 100mila appartenenti alle varie istituzioni, a fronte dei 5 casi per 100mila abitanti registrati tra la popolazione.
Numeri altissimi se si considera che, a conti fatti, la cifra media di suicidi tra la popolazione è la metà rispetto a quella del personale in divisa.