Un lucido giovane grande vecchio

pnrr
Un lucido giovane grande vecchio.
Non voglio dire di chi  mi accingo a parlare.
Il mio aforisma preferito è “il giovane corre, il vecchio conosce la strada”.
PNRR
E un grande auspicio sarebbe quello di un connubio fra generazioni dove ciascuno mette le proprie competenze, forze e energie. E si procede insieme.
Si sta dissertando , in questi giorni, fuori e intramoenia del palazzo , sull’affaire  degli interventi della Corte dei conti sulle spese del PNRR.
I più equilibrati hanno una posizione moderata ma ferma. In corso d’opera la CDC non dovrebbe inserirsi,  pena  la sospensione se non l’interruzione di lavori che devono essere portati a termine nel più breve tempo possibile. E con regole ferree.

Il governo 

Il governo “ha fatto benissimo” nel limitare “il controllo preventivo della Corte dei Conti” per quanto riguarda i progetti del Pnrr”. Lascia pochi dubbi di interpretazione il giudizio di  un giudice emerito della Corte Costituzionale, riferendosi allʼemendamento dellʼesecutivo al decreto sulla Pa, approvato nelle commissioni Affari costituzionali e Lavoro della Camera.
I controlli preventivi non sono previsti dalla costituzione, dice il nostro, secondo il quale: “L’Italia ha bisogno di una riforma dei controlli: se ne fanno troppi, sono inefficaci, producono solo reazioni di inerzia e autodifesa dell’amministrazione”.

La PA

“Senza distinzione di ruoli, la Pa è paralizzata, altro che Pnrr. L’incoerenza di Meloni? Benedetta. Abuso d’ufficio? Non va”, ci dice il giurista emerito.
Ma, quando viene imputato di essere assist del governo dalla Myrta di turno , si sfanga con la sua pacata ma vivace loquela, asserendo di non essere d’accordo su tutto, bensi  di avere cura di  valutare e spacchettare il decreto.
il Governo italiano ha delle osservazioni di merito e di metodo sulle interferenze suddette. . Condivide il fatto che il Recovery necessita di un quadro di controlli, ma  adatti e proporzionati alla sua natura unica e in modo che i programmi di spesa si basino sull’efficienza . Sul pre-giudizio non informato. Il portavoce afferma che la “Commissione europea non commenta i progetti di legge”, ma poi,  senza alcun approfondimento di merito,  lo stesso portavoce della Commissione fa seguire delle considerazioni che alimentano polemiche politiche strumentali che non corrispondono alla realtà”.
Assistiamo poi al teatrino sul  travaglio di Travaglio che, dall’alto del suo trono di arroganza  e spesso ignoranza, insulta abbondantemente uno dei maggiori costituzionalisti italiani.
I commenti 
Lo tratta come un vecchio rincoglionito, definendolo,  un tempo  “austero e silenzioso amministrativista”, oggi un “garrulo tuttologo da talk e da intervista prêt-à-porter, nonché in un sederino d’oro candidato a tutte le poltrone su piazza con un posteriore extralarge a fisarmonica che gli consente di occuparne anche più d’una contemporaneamente”.
Sentire un Travaglio,  nomen omen,  tormentato dall ‘ego,  che si accanisce contro un moderato competente in materia, che non è la sua, fa accapponare la pelle.
Del resto  la lingua batte dove il dente duole. E, guarda caso, dato che Conte tenne  il nostro fuori dal governo, sarebbe una vendetta a questa mancanza di mr. Pochette. Secondo il Marchetto nazionale.
Con l’articolo 46 l.  238 del 2021, governo Draghi,   si estende il controllo della Corte dei conti al Pnrr. Non di  controllo concomitante ma  “consuntivo” attraverso emissione di pareri “nelle materie di contabilità pubblica” per impegni superiori a determinati valori. E  sempre esclusivamente su richiesta delle Amministrazioni interessate.
 Previsto il  controllo della Commissione europea sui progetti da finanziare, è chiaramente opportuno  passare il controllo  solo dopo essere stati certi della correttezza,che, del resto, è il presupposto per l’effettiva concessione dei fondi promessi. Dunque, il morto  sarebbe già sulla bara.
La linea dell’esecutivo, ribadita anche ieri dal PdC, resta comunque quella di non arretrare: “nessun bavaglio, sottolinea,  ma norme che erano già state messe in pista da governi precedenti”.
Intanto alla Camera passa la fiducia al provvedimento.

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