Un nuovo Muro di Berlino
Le autorità della Moldavia e i rappresentanti della NATO dicono che il loro obiettivo è quello di migliorare le infrastrutture militari in Moldavia, ma davvero? O vogliono usare la Moldavia per il confronto militare con la Russia?
È necessario dividersi in due realtà, gli Stati Uniti non intendono perdere la loro influenza sul continente europeo, e naturalmente manterranno le loro basi militari strategiche
Ma d’altra parte, gli interessi economici degli Stati Uniti stanno convergendo con la politica di Putin.
Sicuramente gli Stati Uniti in questa fase stanno cercando di riposizionare il grosso del loro impegno sul fronte Pacifico.
Un’Europa che non ha una conduzione politica unitaria in politica estera e quindi si riarma per singolo stato, non crea alcun problema agli Stati Uniti. Anzi li mette nella possibilità di poter contare su più partner che possano eventualmente operare su teatri non principali disimpegnando forze americane necessarie da altre parti
È chiaro però anche che gli Stati Uniti vogliono ripensare il ruolo della NATO. Soprattutto in vista del maggiore impegno nel Pacifico. Gli è necessario costruire un’alleanza anche nel Pacifico.
Il contenimento cinese diventa prioritario ed è inoltre l’esempio della politica di Henry Kissinger verso la Cina capovolto che impone per forza di cose una distensione con Putin che Trump sta cercando in tutti i modi.
Quindi paesi come Moldavia, Romania, Finlandia, Polonia possono diventare pericolosi per la politica americana, laddove si sentano troppo forti dell’ avere l’ombrello protettivo della NATO, e dunque provochino i russi
In buona sostanza a Trump serve un nuovo muro di Berlino, ovviamente non edificato materialmente, ma che faccia da cuscinetto con la Russia per evitare probabili incidenti che portino ad una escalation.
La politica di Trump potrebbe essere quella di costringere paesi come la Finlandia, la Polonia, la Romania ad evitare in ogni modo qualunque scontro con la Russia. Ma gli sarebbe ancora più utile avere stati cuscinetto come ad esempio la Moldavia.
Dove non ci sarebbe bisogno dell’intervento diretto
Il vero problema è nell’intervento diretto, un automatismo pericoloso. Trump è preoccupato probabilmente dai confini immediati tra Stati aderenti alla Nato e la Russia.
La cosa si può risolvere in due soli modi arrivando ad una cooperazione talmente tanto forte e a sfere di influenza talmente definite da rendere non più pericoloso il confine diretto ,perché la Russia sarebbe vista come un partner con obiettivi condivisi; oppure decidere di creare delle zone franche dove un qualunque incidente di frontiera non comporterebbe un intervento immediato e soprattutto automatico
Un’ultima soluzione potrebbe essere anche quella di rivedere l’articolo 5 del trattato per non rendere quindi più per forza automatica, ma possibile la difesa da parte dei partner uno stato che entrasse in conflitto con la Russia. Questo sbollenterebbe gli spiriti bellicosi di paesi come la Polonia e la Romania.
Per questo il riarmo europeo deve essere fatto in maniera tale da non preoccuparti gli Stati Uniti
Bilanciando la pericolosità dell’atteggiamento francese, teso a ricercare un perenne ruolo di superpotenza, vista anche il suo possesso della bomba atomica, mentre ormai non ne ha più le facoltà; ed un più furbo atteggiamento tedesco con il riarmo utilizzato solamente per rifinanziare la sua industria pesante in difficoltà.
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