Il Presidente Usa Joe Biden ai minimi storici di popolarità. Vi ricordate come era appoggiato quando il nemico era Trump e doveva essere abbattuto in tutti i modi? Ora Biden non è più utile, e si mostra in tutta la sua fragilità.
Non solo il disastro in Afghanistan, ma anche la conduzione dell’emergenza Covid relegano il Presidente ai margini dell’apprezzamento popolare.
I sondaggi
I sondaggi sono impietosi.
Mostrano Biden in rosso, ossia con più detrattori che estimatori.
Per ABC News /Washington Post il distacco è di 7 punti (44 favorevoli e 51 contrari), per NPR/BPS/Marist di 8 punti (43 favorevoli e 51 contrari), per Rasmussen di 14 (42 favorevoli e 56 contrari), per USA Today/Suffolk di 14 (41 favorevoli e 55 contrari), mentre per Reuters/Ipsos, Emerson e Politico/Morning Consult il distacco è minimo, di uno o due punti.
The Hill/Harris è il solo sondaggio a dare 6 punti di vantaggio a Biden (49 a favore e 43 contro), ma è il più lontano nel tempo, dal 20 al 22 agosto, 4 giorni prima dell’attentato di Kabul.
Per Economist-YouGov, infine, Biden ha il 47% di favorevoli, e il 46% di contrari.
Il sondaggio più recente è di Axios-Ipsos, ed è stato condotto su un campione di oltre mille adulti, tra l’8 e l’11 ottobre.
Questi sono i numeri impietosi: solo il 13% degli americani si aspetta un ritorno alla normalità entro sei mesi, una caduta verticale rispetto al 36% di giugno.
Inoltre solo il 44% di queste persone dice di fidarsi del presidente, contro il 65% di quattro mesi fa.
Ancora, secondo i dati del sondaggio la percentuale di coloro che pensano che per tornare alla situazione pre-Covid ci vorrà almeno oltre un anno da giugno è triplicata dal 9% al 30%.
La maggior parte dei democratici dice di avere ancora un certo grado di fiducia in Biden, ma molti meno di prima.
La quota di democratici che dicono di avere una «grande quantità» di fiducia in Biden è scesa bruscamente, dal 45% al 33%.
‘In assenza di un cattivo, i democratici si stanno rivoltando contro il presidente perché non sanno a chi altro dare la colpa‘, ha commentato Chris Jackson, sondaggista e vicepresidente di Ipsos.
Trump e Kamala pronti alla riscossa
La crisi profonda di un Presidente che mostra tutte le sue fragilità verrà sfruttata a dovere dagli antagonisti.
Uno è quello storico: Donald Trump sta rinsaldando le fila del partito, pronto a ricandidarsi nel 2024, forte di una campagna aggressiva che già in questi mesi partirà sotto il titolo di Revenge Tour.
Dalla sua gli importanti risultati economici della sua amministrazione, e le evidenti difficoltà del Presidente in carica.
Dall’altra parte, quella del ‘ fuoco amico‘ la Vicepresidente Kamala Harris, studia da Presidente: in caso di temporanea o definitiva manifesta inidoneità alla carica il 25’ emendamento alla Carta Costituzionale prescrive che sia il Vicepresidente ad entrare nella carica di Presidente. È già successo in passato, stiamone certi che succederà ancora.
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