Sembra che non si sia trovato un accordo tra le forze dell’ordine e gli organizzatori del rave. Questa è la frase sconvolgente che leggiamo nei giornali importanti. Questa è la frase che ripetono come un mantra i nostri amministratori.
Vogliamo scherzare? Mi pare di sì. Non riesco a capacitarmi come un rave, che come tale non è autorizzato, vada avanti da più di 5 giorni. Siamo in provincia di Viterbo, su un terreno privato. Musica, alcol e droga. A ritmo continuo. Oltre 10.000 persone da tutta l’Europa.
Evitiamo di parlare di norme anti covid. Proviamo ad evitiare di parlare di normali, banali regole di vivere civile. Evitiamo di parlare di rispetto della legge. In un rave dove un ragazzo è già morto e ci sono forti sospetti su un altro decesso. Dove la gente in coma etilico è all’ordine del giorno. In questo contesto le forze dell’ordine stanno cercando un accordo.
Mi faccio una domanda, a cui non avrò mai il piacere di ricevere una risposta: ma la corrente chi gliela dà? Non si potrebbe banalmente togliere la luce? È dura ballare senza musica. Anche se l’effetto delle pasticche produce miracoli.
Manca la volontà di intervenire
Camper, camion, centinaia di automobili. Tutte parcheggiate. E l’unica cosa che lo Stato è capace, o voglioso, di fare è un presidio per non fare entrare più nessuno. Manca totalmente la volontà politica di intervenire. Ma che mandino l’esercito coi blindati. Un paio o tre di ruspe belle grosse e cominciare a fare pulito. Qualche centinaio di autobus e tutti a bordo. Chi non collabora legnate nelle gambe. L’unico accordo possibile: o venite via (in questura) con le buone, o lo fate con le cattive. Ci vogliono esempi anche per chi avesse voglia di organizzare altri rave.
Mi viene in mente quando a Firenze ci fu una manifestazione totalmente pacifica di esercenti allo stremo per mancanza di lavoro. Tutti schedati e ringraziare che non sono volate le manganellate.
Qui no. Ma del resto, coi centri sociali (italiani e d’importazione) che fanno la voce grossa, bisogna andarci coi fiori in mano. Tutta gente, gli italiani, che voteranno in una direzione.
Forse è meglio che mi fermi qui. La denuncia per apologia, potrebbe essere avvicinarsi sempre di più ad ogni parola che scrivo.
A proposito: qualcuno ha mica avvistato il Ministro degli Interni Luciana Lamorgese andarsi a sincerare delle condizioni reali di quanto avviene? No, probabilmente è al mare con Di Maio a ragionare di talebani.
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