Chi conosce Naftali Bennett sa che è un buon oratore, di sicuro non soporifero: non ha mai fatto dormire nessuno. Almeno fino a due giorni fa. Ora vi spiego.
Bennett è in visita alla Casa Bianca. I rapporti tra USA e Israele sono da sempre ottimi, per non dire simbiotici. Viene accolto con tutti gli onori del grado e del ruolo. Nella classica conferenza stampa assieme all’uomo più importante del mondo, accade l’impensabile. Perché Biden si addormenta.
Già, proprio così. Mentre il Primo Ministro israeliano parla, il nonnetto si fa un sonnellino. Menomale che Bennett si è dimostrato uomo pronto e vispo di testa (almeno lui) e ha continuato a parlare come se niente fosse.
📹| #Biden falls asleep during press conference with #Israel's PM Bennett
▪️#US president Joe Biden fell asleep during a press conference he held with Naftali Bennett.
▪️Bennett continued to talk while Biden was sleeping. pic.twitter.com/p2EzWdQ3tF— EHA News (@eha_news) August 28, 2021
Il mondo in mani tremolanti
Stiamo parlando dell’uomo più potente del mondo. Del Presidente degli Stati Uniti d’America. Quello che ha in mano i codici nucleari. Un uomo del genere deve essere sveglio, lucido, pronto e presente. Possiamo dire le stesse cose di Biden? Un uomo che succhia il dito della moglie, che cade dalla scaletta dell’aereo. Che si mette a piangere davanti alle televisioni. Vi invito a leggere l’articolo di Francesco Franco per una maggiore completezza di informazioni (clicca QUI)
Costui potrebbe essere un simpatico nonnetto. Ma siamo sicuri che sia l’uomo giusto per guidare la superpotenza americana? Io tremo al solo pensiero.
Nella mia malignità ho pensato che una come Kamala Harris non è stata presentata come candidata alla presidenza perché la maggioranza americana ancora non è pronta ad una donna nera. Quindi è stato candidato il placido, malleabile e a corta scadenza Biden, per poi essere sostituito in corsa.
Un mio caro amico, professore di Politiche Internazionali alla Denver University invece mi ha confessato che anche la Harris non è buona alla presidenza. E che l’America sta viaggiando senza nessuno al timone. Tranne i classici lobbisti che sempre ci sono stati e sempre ci saranno.
Consiglio personale. Ai nostri figli non facciamo imparare l’inglese. Il cinese mi sembra molto più attuale.
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