Una medaglia per l’alemanno invasore

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Medaglia – Povera Italia. Questo è veramente un giorno triste per te. Oggi è stata quasi ritenuta un’eroina impavida Carola Rackete.

Addirittura i giudici della Suprema Corte di Cassazione hanno stabilito che non solo aveva il dovere di salvare le persone in mare da un pericolo imminente e concreto (cosa sulla quale si è tutti d’accordo) ma il suo dovere era anche di portarli fino ad un porto sicuro. Quindi l’Italia non ha il diritto di assistere con supporto sanitario, approvvigionamenti alimentari ed immediato sbarco di persone in condizioni di salute particolari, tutto a sue spese, la gente per verificare prima di farla accedere in casa nostra chi abbia diritto all’asilo e chi no.
In Italia in generale devi sempre far entrare tutti.

Ancora più eclatante il fatto che non venga considerata da guerra una nave italiana forzata forzato dalla signora Rackete perché a comandare c’era un maresciallo della Guardia di Finanza e non ufficiale della Marina Militare. Come se i finanzieri fossero civili. Come se non portassero una divisa con tanto di stellette.
Ma evidentemente il problema non è più degli altri è un problema italiano è un problema nostrano, un problema culturale, politico, esistenziale. L’inferiorità delle nostre istituzioni, l’inferiorità del nostro stato, l’inferiorità in cui sono e si sentono gli italiani.

Nessun altro paese avrebbe accettato una violazione dei suoi confini, arrivandolo addirittura a giustificare in questo modo tramite un alta Corte di Giustizia.
Per noi va bene che uno straniero mandi all’aria una nave battente il tricolore con a bordo i nostri soldati.
Se qualcuno in America avesse solo sfiorato un gommone comandato da un Sergente della Coast Guard, forzando il confine, sarebbero stati capaci di chiamare gli aerei militari ad affondargli la nave.

In Spagna avrebbero tranquillamente sparato, non ho assolutamente dubbi neanche sui francesi, sui Greci oppure sui maltesi.
Siamo semplicemente diventati il paese dei balocchi, quello dove tutto è concesso, dove qualunque cosa si può fare, dove non sono più neanche considerate serie le forze di sicurezza.
La genialità di Carola è stata quella di scegliere un paese che tanto non ha intenzione di difendersi.
Tanto è totalmente inutile pattugliare i nostri Mari.

Anzi magari Lasciamo che le O.n.g. lo facciano al posto vostro, visto che l’unico compito è quello di prendere la gente e portarla nei nostri porti, che possa o che non possa avere la qualifica di rifugiato.
Questo paese manda davanti ad un giudice il capo dell’opposizione, che nelle sue funzioni di Ministro degli Interni, non permise l’attracco di una nave prima della verifica dei requisiti di rifugiato delle persone presenti e non fa assolutamente niente a chi mette in pericolo la sicurezza dei nostri soldati.

Ora ci manca solo che venga tributata un’onorificenza alla signora Rackete così abbiamo finito di umiliare i nostri militari, ridicolizzare il paese davanti all’opinione internazionale ( perché tanto ormai l’Italia è diventata, grazie a queste cose, la barzelletta tra le nazioni) e completato l’omaggio in pompa magna a chiunque distrugga un pezzo della sovranità nazionale .
Il problema non è la signora Carola, lei verso l’Italia non ha alcun dovere di lealtà.

Il problema è quanto noi italiani tollereremo di essere ancora umiliati proprio come italiani.

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