Manuel Vescovi, origine Padovana ex esponente delle forze dell’ordine, figura storica della Lega in Toscana, ha presentato il più radicale progetto di riforma della storia repubblicana guardando all’elezione diretta del presidente in uno stato federale.
L’intervista di AdHocNews
Senatore Lei ha presentato una riforma costituzionale dal nome Stati Uniti d’Italia qual è il fulcro di questo suo progetto di riforma?
Manuel Vescovi: Il fulcro della riforma è l’elezione diretta del presidente del della Repubblica e di conseguenza del Presidente del Consiglio. Diventerebbero un’unica figura che rappresenta il governo e lo stato eletta direttamente dai cittadini come negli Stati Uniti d’America. Non è possibile vivere in un paese dove un professore di diritto che insegna a Firenze, senza mai essere passato dalle urne gestisce e governa un paese. Punti cardine del progetto sono l’elezione del presidente ed il federalismo dunque l’autonomia totale di ogni singola regione per la gestione anche dal un punto di vista finanziario. Oltre al concetto di imprenditività cioè legare il merito e la competenza in tutti i settori sia privati che pubblici.
Crede davvero che in Italia sarà possibile?
Manuel Vescovi: Oggi il paese ha due possibilità o il cambiamento o è la fine. Capisco che il testo completo non possa passare perché una riforma come questa dovrebbe avere la compattezza di tutti per essere condivisa.
Però o si cambia entrando su quei concetti oppure il paese come strutturato oggi muore. Si tratterebbe di morire con un lento declino.
Si tratta della proposta di riforma della carta costituzionale più radicale della storia repubblicana sarà dura convincere il Parlamento…
Manuel Vescovi: Assolutamente sì è quella più radicale. Però appunto il bisogno di cambiamento si è fatto radicale, penso che farla passare tutta sia impossibile però è un è un testo su cui poter lavorare.
Un federalismo all’americana per l’Italia
Crede davvero che un federalismo tipo Stati Uniti sarebbe proficuo per il paese?
Manuel Vescovi: Sì, il federalismo è proficuo assolutamente. Vediamo che i paesi che sono più sviluppati economicamente sono confederali. Federalismo significa valorizzare le differenze, significa dare responsabilità ai territori e di conseguenza siccome noi viviamo in una nazione bellissima con delle diversità importanti, il federalismo aiuta a valorizzare le diversità.
Cosa risponde a chi teme derive autoritarie tramite il presenzialismo?
Manuel Vescovi: A chi pensa che il presidenzialismo porti alla derivazione in autoritarismo rispondo che ci siamo stati molti colpi di stato in paesi che non avevano il presidenzialismo e vedo che oggi il popolo italiano rischia di essere pronto per la dittatura.
Ci vuole che il popolo possa essere pronto per la democrazia vera, diretta.
Manuel Vescovi: Sarebbe una sorpresa per gli italiani un sistema di elezioni dirette come quello americano. Anche se alla fine il collegio scegliere, de facto il popolo elegge praticamente tutte le figure a Capo delle amministrazioni dalle locali a quella federale. Sarebbe bellissimo per il popolo italiano poter eleggere direttamente qualsiasi organismo.
La situazione in America
Guardando alla situazione attuale come giudica il comportamento di Trump? Avrebbe preferito una riconferma del Tycoon?
Manuel Vescovi: Ma io ritengo che fino a quando Trump ha fatto una politica importante e coraggiosa per gli Stati Uniti d’America ci sia stato un buon lavoro complessivo. Ovviamente le violenze non sono tollerabili. È giusto fare anche una manifestazione legittima in democrazia ma non bisogna oltrepassare il muro della violenza.
Lei ha svolto un importante parte del suo impegno parlamentare nelle politiche estere. Pensa che cambieranno i rapporti tra l’Italia e gli Stati Uniti con Biden se Matteo Salvini dovesse essere Premier?
Manuel Vescovi: Salvini detiene un carisma e una leadership unica nel sistema politico italiano. Ritengo che Matteo Salvini nel 2023 sarà premier di questo paese e che manterrà degli ottimi rapporti internazionali con gli Stati Uniti d’America. C’è un’amicizia storica tra i nostri due paesi. Quando vai in visita dal tuo principale allegato e incontri il suo presidente, comunque egli sia rispetti la volontà popolare di quel paese. Il loro presidente non lo scegliamo noi le scelgono i cittadini, per cui quello che scelgono il loro legittimo leader ed abbiamo il dovere di parlare e di interfacciarci con lui.
Ultima domanda che ne pensa della richiesta del sindaco Nardella di una moratoria sulla pena di morte fatta a Joe Biden?
Manuel Vescovi: Nardella pensi a fare il sindaco e tenere in ordine Firenze, non al destino del popolo americano.
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