UNA STRADA IN BILICO TRA I DUBBI DELL’UOMO DI OGNI TEMPO
La raccolta di poesie “Troppe Strade” trae il suo titolo dal primo componimento che si incontra in questo viaggio tra i dubbi dell’uomo passato, presente e futuro, che si sostanzia nei pensieri di chi si trova in bilico tra la vita di oggi e quella eterna e fuori dal tempo.
Questo è il dilemma che in qualche modo accompagna il lettore pagina dopo pagina, immagine dopo immagine, parola dopo parola
Ci si trova portati per mano, invitati ad attraversare prima il passato più remoto, poi le sensazioni del presente con le difficoltà che ogni animo incontra nello scegliere, nel carpire i momenti importanti della vita e nel riuscire a condurla senza farsela scivolare addosso nella piena consapevolezza della propria bellezza, ed infine il concetto di eternità. Si tratta di un “fuori dal tempo” che passa dalla paura della morte, alla sua visita, fino all’incontro con una scala spazio – temporale capace di portarci, nel silenzio e nella penombra, nel passato e in luoghi reconditi, quasi come una “Squadra Riparazioni” di fantascientifica memoria. Tutto si riassume, alla fine, in quella sensazione di immortalità che può dare la scrittura, capace di trasformare l’autore in un Highlander che resta immobile con le sue idee in un iperuranio post-platonico.
Accanto a questo cammino ve ne è un altro, forse ancora più interessante, sul recupero di ciò che è stato, dei ricordi passati, del pensiero rivolto a un momento lontano passato con un’amata, che si conclude, quasi alla fine del percorso, con la triste consapevolezza che un tempo felice ma ormai andato non torna. Gatsby non ne sarebbe fiero ma purtroppo, dopo un secolo dalla sua creazione, l’uomo contemporaneo si è visto costretto a disintegrare il suo sogno.
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