Non so se siano fondati gli assunti accusatori della Procura della Repubblica di Firenze, non lo sapremo mai, perché UNICEF ha deciso di non fare querela – necessaria per l’appropriazione indebita (anche aggravata) grazie alla riforma nata sotto la stella del Pd. Prima, era procedibile d’ufficio.
Ho letto il tecnicissimo comunicato dell’UNICEF, con cui si spiega, con un gioco sulla legittimazione passiva (più degno del diritto civile che penale) la ‘scelta’ di non chiedere la punizione dei responsabili.
Non mi ha per niente convinto, anche perché conosco il Valore dei Magistrati fiorentini che stavano indagando, e non avrebbero mai chiesto di formalizzare la querela senza motivo.
Rimarrò con un dubbio, un dubbio atroce, lo stesso dubbio che, leggendo i commenti sotto i post dell’Unicef, hanno milioni e milioni di italiani che si ripromettono di donare a tutti meno che a quella associazione. Quale allora il danno? Infinito, direi.
Peraltro, mi rimarrà anche un dubbio, ancora più atroce: se fosse vero che sia ‘sparita’ anche solo una parte di quei tanti denari, quante vite di bambini che avrebbero potuto salvare si è scelto di lasciar volare verso un cielo? Un cielo più rosso che blu.
Se fosse vero, il lucro avrebbe prevalso sulla vita. Non lo sapremo mai.