Usa-India: Dal Nuovo Ordine Mondiale al Nuovo Ordine Pacifico

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USA e India – Mentre il mondo sta con gli occhi incollati sulle evoluzioni della guerra tra Russia e Ucraina, c’è un’altra parte del globo che, nel silenzio quasi totale dei media, rischia di destare ancora maggiori preoccupazioni.

La Cina e Taiwan

Le mosse sempre più audaci della Cina nell’area del Pacifico e le intenzioni più volte manifestate dal Dragone riguardo il destino di Taiwan preoccupano non poco visto che una escalation potrebbe degenerare in un conflitto mondiale.

Pochi giorni fa la notizia di uno sconfinamento delle forze navali cinesi nell’area di sicurezza difensiva dell’isola (che tuttavia la Cina non riconosce) hanno alzato la tensione tra i due paesi e, più in generale, nell’area pacifica, allertando non solo gli Stati Uniti ma anche il Giappone, l’Australia e l’India.

QUAD: un’alleanza sempre più strategica

Questi paesi dal 2004 condividono una medesima alleanza denominata informalmente QUAD, stipulata per rafforzare gli interessi comuni di natura economica geopolitica e militare con un occhio di riguardo per la sicurezza anche informatica.

Nel corso degli ultimi 2 anni i leader Joe Biden, Nerendra Modi, Yoshihde Suga e Scott Morrison si sono incontrati più volte condividendo la necessità di una piena riaffermazione del diritto internazionale nei rapporti tra gli Stati del Pacifico, dello stato di diritto e della libertà di navigazione e di sorvolo, nonché della risoluzione pacifica delle controversie.

Evidente, dunque la preoccupazione per l’imperialismo cinese che da economico si sta trasformando in (anche) militare che si unisce alle posizioni ambigue sul conflitto russo-ucraino. Alcuni ritengono che la Cina potrebbe vedere nell’invasione putiniana un modello da esportare a Taiwan, e questo determinerebbe una serie di reazioni a catena dagli esiti imprevedibili.

Non possiamo negare infatti che le tensioni tra Cina e USA sono latenti da almeno un decennio e Joe Biden lo ha reso esplicito nel discorso sullo Stato dell’Unione. Il presidente americano è stato chiaro: se la Cina minaccerà gli interessi statunitensi, ci sarà una decisa reazione.

Intesa Usa-India: non solo armi

In questo quadro di riferimento, assume significativa importanza il vertice bilaterale che si è tenuto la scorsa settimana a Washington fra USA e India nelle persone di Jake Sullivan (Consigliere per la Sicurezza USA) e il suo omologo Ajit Doval. In questa occasione, dando seguito un accordo-quadro del Maggio 2022, si sono formalizzate intese in campo di cooperazione militare e tecnologica.

Una scelta strategica di due paesi democratici che porterà a incrementare la produzione congiunta e la condivisione di artiglieria pesante, veicoli corazzati per la fanteria e motori a reazione.

Questo sostanzialmente inedito asse tra India e Usa in campo militare dà il segno di come il subcontinente intenda progressivamente smarcarsi dalla dipendenza verso la Russia in fatto di armamenti allentando una sinergia che evidentemente non paga più.

Una cooperazione USA – India tuttavia non ha solo effetti “anti-russi”. È evidente, infatti, che il nuovo asse è prodromico a un rafforzamento delle relazioni bilaterali in funzione anti-cinese, non solo dal punto di vista militare ma anche e soprattutto da quello economico e tecnologico.

Le mire espansionistiche cinesi infatti non lasciano indifferenti Dheli che si vede costretta a fronteggiare nuove tensioni al confine fra due paesi e che minacciano, anche in questo caso, di degenerare in una escalation di violenza.

Democrazia e autocrazia fra politica ed economia

Pertanto, in questa frattura fra i due paesi che, non dimentichiamo, fanno parte del BRICS, abile sono stati gli USA a inserirsi per spaccare il fronte per “portare dalla propria parte” un partner che potrebbe diventare strategico.

Sullo sfondo, la contrapposizione fra FMI e NBS in tema di politica economica e monetaria.

Vedremo in futuro gli effetti di questa nuova e importante cooperazione indoamericana, non potendo tuttavia non salutare con favore una sinergia fra democrazie mature e consolidate.

Se, infatti, il nuovo fronte geopolitico mondiale è quello che vede contrapposte le democrazie e le autocrazie, dall’alleanza siglata tra Washington e Dheli di sicuro potranno trovare beneficio le prime a scapito delle seconde.

 

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