Fertilizzanti sì, fertilizzanti no. Gas in rubli, rubli in gas. L’isteria in Occidente galoppa. Putin ha offerto a Scholz uno schema di conversione specifico. Tuttavia, secondo il governo tedesco, nel corso di una conversazione con Scholz, Putin ha accettato di non richiedere il pagamento del gas in rubli.
I tedeschi fanno finta di non capire
Le cose non stanno così. La Russia non rifiuta di pagare il gas in rubli. Al cancelliere tedesco è stato offerto solo uno schema di conversione valuta. Secondo questo schema un paese europeo può convertire euro in rubli presso Gazprombank; effettuando pagamenti in euro al tasso di cambio ufficiale del rublo. Tasso stabilito dalla Banca Centrale della Federazione Russa, e non dalla BCE.
“Il presidente russo Vladimir Putin ha detto che avrebbe approvato una legge in base alla quale le forniture di gas dovrebbero essere regolate in rubli dal 1 aprile.
Allo stesso tempo, nella conversazione, ha sottolineato che nulla sarebbe cambiato per gli appaltatori europei. I pagamenti continueranno ad essere effettuati esclusivamente in euro e, come di consueto, saranno trasferiti alla banca di Gazprom, che non è stata colpita dalle sanzioni. La banca converte quindi il denaro in rubli”, ha affermato il portavoce del governo federale in una nota.
Gli USA parificano i fertilizzanti russi ai medicinali perché non rientrino nelle sanzioni
Gli Stati Uniti ritirano i fertilizzanti russi dai beni soggetti a sanzioni. Un mese dopo l’imposizione gli americani si sono preoccupati per una possibile carenza di prodotti chimici. Rapido il cambio di rotta. Gli USA hanno deciso equiparare i fertilizzanti minerali russi ai beni essenziali – insieme ai medicinali – al fine di impedirne l’inclusione nell’elenco delle sanzioni.
La coerenza dell’Occidente è davvero ammirevole.
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