Vaccini e no-vax.
“Le immagini delle piazze che, anche a Firenze, hanno visto persino taluni appuntarsi sulle maglie le stelle di David devono scuotere le coscienze di tutti a cominciare proprio da coloro i quali si definiscono uomini liberi.
L’offesa e la vergognosa strumentalizzazione di un dibattito serio e complicato sulla libertà individuale richiedono parole chiare. Ciò che proprio non convince di quelle piazze – spiega il vice presidente vicario del Consiglio comunale Emanuele Cocollini – è la retorica con la quale si sventola la bandiera della libertà.
È bene allora ricordare che la libertà per definizione prevede un’assunzione di responsabilità. Non è mai gratis. Distrugge se stessa se è illimitata.
Questa è la ragione per cui chiediamo che lo Stato limiti in qualche misura la libertà assoluta (o l’anarchia). In modo che la libertà di ciascuno risulti protetta dalla legge.
Casi dubbi? Una cosa positiva
Il fatto che possano esserci sempre dei casi dubbi deve essere considerato positivamente. Perché senza lo stimolo di problemi politici e di contrasti di questo genere la disponibilità dei cittadini a battersi per la loro libertà scomparirebbe ben presto. E, con essa, la libertà stessa.
Ma questo non significa che il dibattito pubblico non debba essere ricondotto a un principio di razionalità. Che purtroppo fatico a vedere nelle piazze no-vax. Animate per lo più da teorie bizzarre quando non proprio complottistiche. E che non sembrano disposte a incontrarsi a livello dell’argomentazione razionale.
Errori vengono fatti continuamente da tutti gli scienziati, senza dubbio compiuti anche nel corso della pandemia. Tuttavia è innegabile che i vaccini scoperti e lanciati siano la migliore arma a disposizione per contrastare il virus.
Questo va detto senza indugio e senza esitazione. Non contrapponendo ai cosiddetti no-vax e agli scettici del vaccino la bandiera della scienza onnisciente, ma innalzando il vessillo della ragione umana. Anche alla luce dei dubbi legittimi, perché non esiste nulla che non abbia potenziali controindicazioni.
Auspico – conclude il vice presidente vicario del Consiglio comunale Emanuele Cocollini – che tutti coloro chiamati a rappresentare i cittadini di destra, di centro o di sinistra rigettino qualsiasi ambiguità e dicano chiaramente che la cosa migliore da fare è quella di vaccinarsi, sperando che ciò sia sufficiente ad accelerare l’uscita da questa maledetta pandemia”.
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