Vaffanculo il politicamente corretto: Il pericolo è Kamala non Trump
Non è mia abitudine iniziare un’articolo con una parolaccia.
Io trovo il turpiloquio non più soltanto volgare, ma soprattutto anche banale in questa epoca dove la politica ha perso sicuramente classe, ma soprattutto approfondimento, riflessione, studio.
Trent’anni fa dire parolacce in politica aveva senso, almeno per irrompere nel dibattito come novità. Con uno stile che colpiva
Quando lo faceva Umberto Bossi e aveva senso. Oggi l’irregolarità è la regola, l’ inusuale consuetudine,l’ inappropriato è diventato protocollo.
Io preferisco i contenuti ai toni .Ma un bel vaffanculo a volte falsa a pennello.
Vaffanculo giornalisti rinnegati, accademici ignoranti e pseudointellettuali
Non mando a fare in culo i giornalisti perché odio l’informazione; ma bensì perché odio i giornalisti che si aggregano al coro. Quelli che non sanno mai andare controcorrente. Quelli che non garantiscono una piena libertà di informazione. Abdicando alla loro funzione.
Sono i peggiori nemici della sacra vocazione che dovrebbe essere alla base della loro professione.
E purtroppo oggi sono tantissimi!
Tutti quelli che si sono piegati in silenzio al politicamente corretto,quelli che continuano ad osare Kamala Harris, come qualcosa di nuovo. E sono troppo buoni, troppo generosi su quello che è stata Kamara Harris durante questi quattro anni di presidenza Biden. Tacciono camaleontiche trasformazioni. Si presentano all’idealizzazione dell’iconografia del personaggio.
Sono apologeti che scrivono agiografie. Non giornalisti!
Non mando a fare in culo gli accademici perché non credo nel valore dello studio. Ma perché non credo che la conoscenza sia adesione fideistica ad una visione unilaterale
La scuola e le università sono importanti quanto e più dell’informazione. Formano menti, formano caratteri. Ma soprattutto debbono formare il cittadino, la sua capacità di ragionare.
La sua capacità di leggere, di approfondire, di capire. Per questo bisogna diffidare dell’uomo di un solo libro, come diceva San Tommaso d’Aquino . Quindi della scuola di una sola narrazione.
Per questo gli accademici non si debbono piegare alla narrazione dominante. Debbono essere le avanguardie anche di una riflessione critica che corroda il potere assoluto, non che lo supporti.
L’indottrinamento progressista dei college, la visione di una cultura come di un blocco unico che guarda solo da una parte, il silenzio verso la messa all’indice e la messa al bando di autori , la cancellazione e la mistificazione della storia; in che modo possono essere agli occhi degli accademici accettabili?
Loro sono i primi che dovrebbero insorgere.
Non mando a fare in culo gli pseudo intellettuale perché ho paura del confronto con loro
Io sono ignorante. Non trovo questo offensivo. Siamo tutti ignoranti. Nessuno di noi può conoscere tutto lo scibile umano. La conoscenza universale non è alla portata dell’uomo.
La consapevolezza di questo è la vera conoscenza
Ma l’uomo deve fare uno sforzo per diminuire la propria ignoranza. E uno pseudo intellettuale è i peggiori ignorante, perché parte dall’idea di non dover imparare nulla,visto che solitamente si limita a ripete quello che sente dire. Senza mai approfondire un concetto, senza mai mettere in discussione se stesso e le considerazioni alle quali è arrivato o lo hanno fatto arrivare.
Non rifiuto il confronto con loro. Mi avvilisce. Ma sono stanco di pseuedo intellettuali che non vogliono vedere con pensiero critico tutto quello che gli viene detto. Quelli che si annoiano a leggere e preferiscono farsi dire cosa pensare,che si fiaccano nel discutere, e preferiscono unirsi al coro.
E allora sono eretico Trump non è pericoloso Kamala si !
Consideriamo pericoloso Trump?
Continuiamo a parlare ancora di Capitol Hill?
Io sono il primo a condannare l’assalto.
Ma mi sembra che Donald Trump non sia stato presente a quell’assalto.
Mi sembra che Donald Trump non sia condannato in via definitiva per avere organizzato quell’assalto.
Se ci fossero prove evidenti del suo coinvolgimento, con il sistema di registrazioni alla Casa Bianca, a disposizione del FBI e dei servizi segreti americani, difficilmente ormai non sarebbero state prodotte.
Ad oggi la storia ci dice che Donald Trump è stato il primo presidente americano dopo oltre settant’anni a non iniziare alcuna guerra.
Mi sembra che grandi sconvolgimenti nel mondo non siano accaduti durante la presidenza Trump
Vogliamo parlare di quanto sono pericolosi democratici?
Iniziamo dalle primavere arabe.
La destabilizzazione del Medio Oriente che è diventato una polveriera.
Quella che doveva essere un’alba di democrazia ha abbattuto sostanzialmente i regimi laici ed ha messo in mano tutta la regione agli estremisti religiosi.
In Egitto c’è voluto un colpo di stato militare per fermare la pazzia dei fratelli musulmani. In Libia il popolo è stato condannato ad una guerra civile che perdura da ben tredici anni. Il contrasto ad Assad in Siria ha portato le basi migliori per la creazione dell’Isis.
E qualcuno da ancora un minimo di credibilità ad Hillary Clinton?
Certo è una sostenitrice di Kamala!
Le sciagure della presidenza Obama sono dovute soprattutto all’incapacità nella scelta del segretario di stato.
Biden è stato una disgrazia per il mondo occidentale
La rovinosa ritirata da Kabul ha indotto tutti i nemici dell’America a pensare che fosse facile insidiare una grande potenza divenuta ai loro occhi deboli. Il Sudamerica è nelle mani di Lula, degli eredi di Chavez e di tanti altri nemici dell’America.
Un altro populista, a detta della vulgata generale, tale di Milei è l’unico a fare argine ; ma se un giorno dovesse perdere il potere, i democratici americani, sarebbero pure capaci di gioire dell’arrivo di un nuovo anti-americano anche in Argentina.
Biden ha allargato a dismisura la crisi in ucraina impedendo all’America di concentrare le forze sul fronte Pacifico, tutto a vantaggio della Cina.
I Brics si sono notevolmente rafforzati, e insidiano il primato monetario del dollaro.
Per non parlare di come ha ridotto il Medio Oriente. Con un sostegno ad Israele deciso ma allo stesso tempo indefinito.
Ora vogliamo dire che Kamala è una risorsa per il mondo?
Mandiamo questa inetta che è stata il suo vice alla Casa Bianca. Così non solo siamo sicuri che si verificherà la fine dell’egemonia americana e si aggraverà là difficile situazione dell’Occidente; ma magari come tutti gli incapaci in cerca di gloria, arriverà a portare l’orologio nucleare sempre più vicino allo scatto decisivo.
Mi sa che ho qualche ragione se li mando lì…
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