Le Valchirie sono le dee che stabiliscono il destino degli eroi nella battaglia. Per i miti nordici, la situazione estrema in cui è messo alla prova tutto il significato dell’esistenza. In norreno, infatti, valkyrja è “colei che sceglie i caduti”.
Le Valchirie sono anche le figlie adottive di Odino, le spose spirituali dell’eroe che dischiudono le porte del Valhalla. Per la loro qualità di divinità guerriere appaiono armate di tutto punto, le dee sanno cavalcare nell’aria e sull’acqua.
Talune Valchirie sono ricordate quali protettrici particolari di un eroe, come ad esempio Sigrun “runa della vittoria”, colei che protegge l’eroe Helgi. (Furono le SS a rendere tristemente nota la Siegrun – così in tedesco – utilizzandone due come proprio simbolo. Le Siegrunen, infatti, erano cucite sul colletto delle loro divise).
Brunilde è una delle Valchirie più note nella tradizione norrena. La dea trasmette all’eroe la sapienza divina, donandogli la coppa colpa dell’idromele della sapienza, con cui gli trasmette le rune che simboleggiano il possesso del segreto della vita.
La Valchiria è dea del destino , tuttavia solo per il guerriero e per l’eroe, per questo si manifesta come incarnazione della battaglia. Ella tesse la trama della vita, d’una vita però sempre messa a confronto con quella morte attraverso la quale è conquistata l’immortalità della coscienza.
Vittoria o Valhalla!
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