Ultima corsa per Valentino Rossi.
La motoGP non sarà più la stessa.
L’ultimo giorno di Valentino Rossi in MotoGP è arrivato.
Dopo la conferenza stampa di giovedì e gli omaggi dedicati dalla Dorna, è arrivata l’ultima domenica di gara.
Al rientro ai box è stato accolto con uno striscione dai meccanici.
“Grazie per lo spettacolo“.
Festeggiato da tutti, Rossi, molto sorridente, è stato abbracciato dalla fidanzata Francesca Sofia Novello visibilmente commossa.
Partito dalla decima posizione è arrivato nello stesso piazzamento.
Il Ricardo Tormo evoca ricordi altalenanti per il Dottore, fra cui due titoli mondiali svaniti.
L’ultimo nel 2015, quando la Direzione Gara lo costrinse a partire dall’ultima fila dopo quando avvenuto a Sepang con Marc Marquez.
L’altro nel 2006, finito nelle mani di Nycky Hayden a causa di una gomma anteriore anomala.
Addio Valencia e ora le auto
Valencia 2021 sarà ricordato come il giorno dell’addio alla MotoGP di Valentino.
In questi 26 anni Rossi ha preso parte a 431 dei 974 Gran Premi disputati dall’inizio del Campionato Mondiale nel 1949 e quindi ha preso parte a circa il 44,2% di tutti gli eventi. Di questi, 372 ne ha conclusi a punti, durante tutti questi anni il 46 giallo ha calcato in 38 diversi circuiti e Rossi ha vinto in 29 di questi. Nessuno come lui.
In totale di 432 gare disputate, le vittorie ottenute dal Pesarese sono state 115, ed i podi 235.
In una bella cornice di pubblico con oltre 70mila tifosi, e milioni collegati da casa, Valentino ha dato l’addio alle corse in moto.
Da lunedì inizierà una nuova vita, famiglia e corse GT.
Ma non mancheranno gli impegni in moto, infatti Valentino Rossi continuerà ad essere il punto di riferimento al Ranch per gli allievi dell’Academy VR46.
“Ci meritavamo di finire così. Per il resto c’è un po’ di malinconia nel sapere che anch’io non rivivrò più le emozioni dei weekend di gara – ammette Alessio Salucci a ‘La Gazzetta dello Sport’ -. Ma è stato bello far parte della sua storia”.
Da domani sarà anche tempo di pensare alla nuova avventura automobilistica. Bisogna prendere delle decisioni e intanto pensare alla 12 Ore del Golfo in programma agli inizi di gennaio. “La scelta è ancora tra Mondiale Endurance e Fanatec (GT World Challange, ndr) – spiega Uccio –, io preferirei il secondo. E’ vero che è Europeo, ma le auto sono tutte GT3, non mi piace quando in gara ci sono categorie diverse, uno come Vale deve correre nella classe al vertice. L’obiettivo futuro è correre con le Hypercar, il 2022 sarà un anno formativo“.
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