Vetri per le stelle: lenti e cannocchiali nel Seicento

Che cos’è un telescopio? Come funziona? Chi lo ha inventato?

Si tratta di uno strumento che raccoglie la luce da un oggetto lontano, la mette a fuoco in un punto detto “fuoco” e ne riproduce l’immagine ingrandita.

Rispondere alla seconda domanda è più complesso perché il processo è stato lungo ma il nome di Ruggero Bacone (1214 – 1292) il frate francescano che studiò le proprietà delle lenti, arrivando fino a scoprire i principi alla base della rifrazione dell’immagine, è senz’altro quello giusto e da fare per primo. Dopo Hans Lippershey (1570 – 1619) che, attorno al 1608, applicò gli studi sul piano astronomico, arriva Galileo Galilei che, nel 1609, perfeziona lo strumento.

Il celebre modello di telescopio chiamato Cassegrain (o a riflettore) arrivò soltanto qualche anno dopo. Sfrutta uno specchio parabolico ed è usato ancora oggi.

La prima produzione e vendita di telescopi pronti da usare si deve a John Dollon, che li mise sul mercato nel 1758.

Negli anni successivi all’invenzione del telescopio nacque una nuova figura di artigiano: il costruttore di lenti per uso astronomico.

Tali lenti, infatti, necessitavano di standard qualitativi più elevati di quelli dei comuni “occhiali da naso”, in uso già da alcuni secoli.

L’avanzamento della tecnologia ottica ha migliorato lo strumento, infatti le prime lenti soffrivano di difetti così gravi e la qualità era talmente mediocre che, spesso, l’immagine non era neppure messa a fuoco. I successivi perfezionamenti coinvolgeranno anche, nel 1668, Isaac Newton.

Il laboratorio di domenica 3 marzo 2019, alle ore 11.00, a cura di Paolo Del Santo, illustra le tecniche utilizzate da artigiani specializzati nella costruzione di “lenti astronomiche”, nonché i materiali, gli utensili e i processi di lavorazione dell’epoca.

Il laboratorio è consigliato a giovani e adulti.

Informazioni ulteriori e istruzioni per prenotare

Il ritrovo per i prenotati è alle 10.30 presso la biglietteria.

Prima di iniziare l’attività, il museo offrirà ai partecipanti una gustosa colazione fornita dall’Antica Pasticceria Caffè san Firenze, grazie al sostegno di Opera Laboratori Fiorentini.

Tel. 055 265311; weekend@museogalileo.it
Lunedì-venerdì 9.00-18.00; sabato 9.00-13.00

Costi € 3,00 + il biglietto d’ingresso
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