Ricorre il triste anniversario dell’uccisione di Aldo Moro e dei cinque uomini della sua scorta da parte delle Brigate Rosse. Come al solito assisteremo alle cerimonie ufficiali con tanto di deposizione di corone di fiori e di discorsi commemorativi.
E la retorica dilagherà, con toni ora solenni ora patetici, in un miscuglio di buoni sentimenti e di luoghi comuni. Peccato che questa retorica serva, da un lato, a lasciare nell’ombra ogni riflessione critica sulle ragioni di quel tragico attentato. E, dall’altro lato, a stendere il velo della dimenticanza sulle responsabilità morali e materiali di quei Brigatisti alla cui umanità si appellò invano persino il Pontefice di allora Paolo VI.
I Brigatisti che fine hanno fatto?
Ora, mentre piangiamo tutti Moro e i Poliziotti e Carabinieri caduti con lui sotto il fuoco delle mitragliatrici, proviamo a vedere che fine hanno fatto gli assassini. Dunque, attraverso varie letture, ho visto che:
- Mario Moretti, ideatore della strage di Via Fani e arrestato nel 1981, è stato messo in semilibertà nel 1997.
- Adriana Faranda, condannata all’ergastolo nel 1983, è stata liberata nel 1994.
- Alessio Casimiro, subito fuggito all’estero, risiede in Nicaragua dove ha aperto un ristorante italiano.
- Alvaro Lojacono, condannato all’ergastolo nel 1983, non ha fatto neppure un giorno di prigione riuscendo anzi a prendere (non si sa come) la cittadinanza svizzera.
- Bruno Seghetti, condannato all’ergastolo nel 1983, ha ottenuto la semilibertà nel 1995.
- Raffaele Fiore, condannato all’ergastolo nel 1983, è in semilibertà dal 1997.
- Valerio Morucci, condannato all’ergastolo nel 1983 e dissociatosi nel 1985, è libero dal 1994.
- Franco Bonisoli, condannato all’ergastolo nel 1983, è libero dal 2001 ed ha anche collaborato con la Diocesi di Milano.
- Rita Algranati, dopo una lunghissima latitanza, è stata catturata al Cairo nel 2004 e sta scontando il suo ergastolo.
- Germano Maccari, preso nel 1993, è morto in carcere.
- Prospero Gallinari infine, condannato all’ergastolo nel 1983, è morto nel 2013: ai suoi funerali i suddetti componenti del gruppo brigatista si ritrovarono per cantare insieme l’Internazionale.
Credo che ogni commento sia superfluo… E penso allora come tutto ciò ravvivi il dolore delle famiglie degli agenti caduti sotto i colpi dei terroristi. Li vorrei ricordare questi poveri servitori di uno Stato tradito dalla stessa giustizia che amministra.
Gli agenti della scorta
Si chiamavano: Oreste Leonardi (Caposcorta), Raffaele Iozzino, Domenico Ricci, Giulio Rivera, Francesco Zizzi.
A loro e ad Aldo Moro vada il nostro pensiero e soprattutto la nostra preghiera. Perché basta una preghiera per ricordare. La retorica lasciamola ai rappresentanti dello Stato dimentico di sé, ai parolai della Politica, e a chi non ha cuore.
Leggi anche: Fredy Pacini: il Gip archivia l’inchiesta. Finalmente
www.facebook.com/adhocnewsitalia
Tweet di @adhoc_news
SEGUICI SU GOOGLE NEWS: NEWS.GOOGLE.IT